sull’avviso pubblico per l’assegnazione di aree nella nuova zona Pip di Molfetta

Di   19/11/2009

Di seguito il testo del comunicato stampa:

Sulla nuova zona PIP, l’Amministrazione comunale di Molfetta dimostra ancora una volta la sua testardaggine in un braccio di ferro che rischia di costare caro alla comunità.
Abbiamo già denunciato mesi fa come il nuovo Piano degli insediamenti produttivi non tenesse conto delle perimetrazioni prodotte dall’Autorità di Bacino, un ente indipendente, che individuano aree ad alta pericolosità idraulica nella zona in cui dovrebbe sorgere la nuova zona artigianale e le due torri alte 100 metri per le strutture di servizio.
Rispetto alle perimetrazioni, il Comune – come in altre vicende della recente storia amministrativa – ha deciso di presentare ricorso al Tribunale Superiore della Acque contro l’Autorità di Bacino. Ma quel che riteniamo inconcepibile è che il Comune abbia scelto di andare avanti nella realizzazione del Pip senza aspettare nemmeno la pronuncia del Tribunale a cui si è rivolto per il ricorso.
Infatti, con la Determina Dirigenziale del Settore Territorio n. 145 del 17 settembre 2009 è stato approvato l’avviso pubblico per l’assegnazione dei lotti alle imprese. Tale avviso del 23 settembre prevede, entro tre mesi dalla sua data di scadenza, l’assegnazione definitiva dei lotti alle imprese assegnatarie secondo i requisiti contenuti nel bando pubblico.
Ci chiediamo e chiediamo all’Amministrazione come sia possibile produrre un atto del genere sulla base della Delibera n. 34 del 10 aprile 2008 del Commissario Straordinario, il quale evidentemente a conoscenza delle divergenze tra Ufficio Territorio e Autorità di Bacino, approvò il nuovo Pip precisando che la deliberazione sarebbe stata “inviata all’Autorità di Bacino per la Puglia per il contestuale parere e, in tal senso, acquisterà efficacia con l’emanazione del parere positivo” di quest’ultima. Ad oggi non ci risulta che questo parere positivo sia giunto, per questo riteniamo illegittima la condotta dell’Amministrazione, oltre che viziata da motivazioni elettorali.
Infatti, si procede con il Pip, indicendo avvisi pubblici per assegnare i terreni e candidando la mega opera ai fondi POR 2007-2013 (per reperire i fondi per le urbanizzazioni primarie cioè strade, marciapiedi e altre opere) per poi dipingere la Regione e le altre Istituzioni come ostacolo allo sviluppo locale, come già fatto nella assemblea pubblica risoltasi in farsa nello scorso luglio.
Rispetto a tutto ciò ci dichiariamo contrari non solo per i problemi che potrebbero insorgere rispetto alle assegnazioni con un avviso pubblico più che discutibile, ma anche per il metodo adottato che strumentalizza questioni serie come la tutela idrogeologica del territorio e ne fa oggetto di ricorsi e promesse elettorali.


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