Gianni Porta sulle riprese video del consiglio comunale di Molfetta

Di   21/01/2009

Perchè dopo una sperimentazione protrattasi per un anno con successo e senza spese per la collettività, il Presidente del Consiglio Comunale decide senza alcua consultazione dei capigruppo consiliari di non avvalersi più delle riprese televisive della testata “Il Fatto” e di “concedere” tutt’al più le riprese e il diritto di cronaca dagli spalti del pubblico?
Perchè questa prestazione gratuita rappresenta l’acquisizione di una posizione di privilegio, come dice il capogruppo del Pdl in Consiglio Comunale?
Non vorremmo che queste decisioni e prese di posizione – che fanno il paio con la definizione in dicembre di “stampa di regime” affibbiata all’informazione cittadina dal vicesegretario cittadino del Pdl – fossero una vendetta servita a freddo nei confronti di una testata che “incidentalmente” ha ripreso nel recente passato alcune sfuriate vergognose del Sindaco, che hanno ricoperto di ridicolo la nostra città anche sui mezzi di informazione nazionale.
Nè vorremmo che fosse un tentativo per evitare riprese future di sfoghi futuri, visto che ogniqualvolta l’opposizione fa il suo mestiere e critica i nervi scoperti del Sindaco – ad es. le discutibili nomine degli esperti dell’Asm nell’ultimo Consiglio comunale… – il primo cittadino per sua stessa ammissione sente il bisogno di sfogarsi ed esternare contro l’opposzione, menando il can per l’aia e arrabbiandosi per una lesa maestà che non gli è affatto dovuta.
Siccome crediamo che tutto ciò non sia nelle intenzioni del Presidente del Consiglio Comunale e del capogruppo del Pdl chiedhiamo che sin dal prossimo consiglio riprenda il normale corso delle riprese televisive da parte della testata “Il Fatto” e di quanti altri ne possano fare richiesta, fintantochè non si proceda all’assegnazione delle riprese integrali tramite bando di evidenza pubblica, così come annunciato dal Presidente del Consiglio.
Nell’attesa che nel prossimo bilancio siano previste –scritte nero su bianco – le risorse per il bando di assegnazione del servizio, pensiamo che nelle more non si possa negare lo svolgimento dello stesso a quanti chiedono semplicemente di farlo gratis e senza oneri per la comunità.

PRC-Molfetta


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