Ordine del giorno in consiglio comunale: No alla guerra

Di   09/01/2020

No alla guerra

come strumento di risoluzione della controversia tra Stati Uniti e Iran

consiglieri comunali dell’opposizione di sinistra – Gianni Porta, Paola de Candia, Silvia Rana – hanno presentato oggi un ordine del giorno sulla situazione internazionale affinché il Consiglio comunale possa pronunciarsi sulla risoluzione della controversia internazionale Usa-Iran.

Per larticolo 11 della Costituzione Italiana, «l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali», dunque è opportuno che anche gli Enti locali facciano sentire la propria voce in questo frangente in cui il nostro territorio rischia di essere utilizzato e coinvolto in operazioni militari.

La proposta di risoluzione è stata inviata al Presidente del Consiglio comunale affinché anche la massima assise cittadina possa pronunciarsi su quanto si sta verificando negli ultimi giorni, affinché ancora una volta la comunità di Molfetta possa ribadire il suo essere “Città della Pace” rispetto alle nubi che si addensano all’orizzonte.

Rifondazione Comunista Molfetta

Compagni di strada

Sinistra italiana 

Alla C.A. del Presidente del Consiglio Comunale

e p.c.

Alla C.A. dei Capigruppo Consiliari

Alla C.A. del Sindaco della Città di Molfetta

Oggetto: richiesta di inserimento o.d.g.

I sottoscritti consiglieri comunali richiedono alla S.V. l’inserimento urgente dell’allegato o.d.g. nella prima seduta utile del Consiglio comunale.

Molfetta, 8 gennaio 2020

Distinti saluti                                                                           

I consiglieri comunali

Giovanni Porta

Paola de Candia

Silvia Rana

ORDINE DEL GIORNO

No alla guerra come strumento di risoluzione 

della controversia tra Stati Uniti e Iran

IL CONSIGLIO COMUNALE DELLA CITTA’ DI MOLFETTA

Ricordato l’Articolo 11 della Costituzione Italiana, secondo il quale «l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali»;

Evidenziato come, secondo il diritto internazionale, l’uso di forza letale o potenzialmente letale è consentito solo in caso di imminente e specifica minaccia alla vita;

Considerato che il dibattito internazionale, nato attorno all’utilizzo di droni militari per omicidi, è ancora in corso;

Preso atto della situazione in Iraq, anche a seguito degli interventi militari nell’area succedutisi negli ultimi vent’anni da parte degli Stati Uniti d’America;

Appreso di come il Parlamento dell’Iraq avrebbe approvato una risoluzione in cui si chiede il ritiro delle truppe straniere presenti sul territorio;

Ricordato il Piano d’azione congiunto globale raggiunto a Vienna il 14 luglio 2015 tra Iran, membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Germania e Unione Europea, relativi al programma nucleare iraniano, da cui gli stessi Stati Uniti si sono ritirati nel 2018

Evidenziato l’attacco militare ordinato dal Presidente degli Stati Uniti d’America in cui è stato assassinato Qasem Soleimani, dirigente militare e politico della Repubblica Islamica dell’Iran;

Considerato come non ci siano informazioni ufficiali relative alla base di partenza del mezzo che ha portato alla suddetta operazione militare;

Ricordato come in Italia siano ospitate numerose basi militari degli Stati Uniti d’America, tra cui Vicenza, Sigonella, Aviano, Napoli, Pisa, dove sono ospitati armi e mezzi militari, compresi velivoli analoghi a quello utilizzato per il succitato intervento;

Evidenziato come la succitata decisione del Presidente degli Stati Uniti d’America abbia creato, all’interno di quel Paese, un dibattito anche sulle modalità con cui è stata maturata la scelta, senza il coinvolgimento del Congresso statunitense;

ESPRIME

Sconcerto e contrarietà per la scelta del Presidente Trump di intervenire nel rapporto internazionale tra Stati Uniti d’America e Repubblica Islamica dell’Iran con un drone militare per assassinare un rappresentante militare iraniano;

INVITA IL GOVERNO

A interdire i voli militari di velivoli da combattimento dalle basi statunitensi presenti su territorio italiano;

A riconsiderare l’impegno delle forze armate italiane in Iraq e Afghanistan;

A riconsiderare l’acquisto di mezzi militari dagli Stati Uniti d’America, tra cui i noti F-35;

A verificare in sede ONU la sicurezza del contingente italiano e internazionale presente in Libano.

CHIEDE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

di esprimere al Console Generale degli Stati Uniti d’America a Napoli, con l’invio del presente ordine del giorno, lo sdegno e la preoccupazione della Città di Molfetta nei confronti della recente decisione del Presidente Trump di intervenire in una controversia internazionale con l’uso dell’omicidio per mezzo di un drone militare;

di trasmettere il presente atto: al Presidente della Repubblica; alla Presidente del Senato; al Presidente della Camera; al Presidente del Consiglio; al Ministro della Difesa.

I consiglieri comunali

Giovanni Porta

Paola de Candia

Silvia Rana


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