Interpellanza Consiliare sulla depurazione a Molfetta

Testo dell’interpellanza consiliare protocollata il 1 dicembre relativa alla situazione della depurazione nel nostro territorio e degli scarichi irregolari, in vista della presentazione sabato 6 dicembre, ore 18,30 presso la Sala Stampa di Palazzo Giovene del dossier sulla salute del nostro mare a cura del circolo locale di Rifondazione Comunista.

Alla C.A. del Presidente
del Consiglio Comunale
Nicola Piergiovanni

Oggetto: Interpellanza consiliare urgente ai sensi dell’art. 43 del TUEL 267/2000 e dell’art. 44 del Regolamento del Consiglio Comunale, con risposta scritta e orale in Consiglio Comunale

Premesso che
– il depuratore di Molfetta è stato sottoposto a sequestro giudiziario per ben due volte, nel maggio 2012 e nel luglio 2013, a seguito di valori riscontrati sistematicamente non conformi a quelli stabiliti dalla legge;
– in particolare si presentavano valori difformi dalla norma, in particolare quelli relativi ai solidi sospesi, ai BOD5 (parametro che indica la presenza di sostanze organiche biodegradabili, soprattutto, ma non esclusivamente, liquami), ai COD (parametro indicante la presenza di sostanze organiche sia bio- che non-bio-degradabili), tensioattivi anionici, nonchè quelli relativi ai valori di azoto e fosforo che risultavano spesso decine di volte superiori a quelli previsti dalla legge;
– dopo il sequestro, per scelta della subentrante Amministrazione Comunale, la gestione è passata nelle mani della società Acquedotto Pugliese (AQP) che ha rilevato l’anomala composizione degli scarichi che raggiungono il depuratore;

considerato che
– in questi anni la Guardia Costiera di Molfetta ha ripetutamente segnalato la presenza nei pressi dello sbocco a mare di larghe chiazze di reflui non depurati;
– ad es. in data 29 marzo 2013 si documentava, sempre da parte della Guardia Costiera di Molfetta, la presenza di una vasta chiazza di colore blu che si presentava dello stesso tipo di quella riscontrata all’interno della conduttura che adduceva i reflui provenienti dalla zona artigianale e dall’area urbana all’impianto di depurazione;
– tale rilevazione induceva a ritenere che i reflui (liquami e probabilmente rifiuti liquidi industriali) non erano sottoposti ad alcun processo di depurazione;

preso atto che
– nella stagione estiva 2014 il sindaco di Molfetta ha richiamato l’attenzione di Procura e Capitaneria di Porto circa gli “scarichi anomali di provenienza industriale” che giungono al depuratore;
-in ultimo, nello scorso mese di ottobre, è stata data notizia circa la denuncia nei confronti del titolare di un’azienda di autospurgo per sversamenti illeciti di reflui;
– i reflui prodotti in aree non urbane devono essere smaltiti dalle singole utenze con proprie attrezzature oppure con impianti consortili, ovvero il depuratore dovrebbe accogliere acque industriali pre-trattate;

tutto ciò premesso, considerato e constatato, il sottoscritto consigliere comunale interpella l’Amministrazione Comunale per sapere:

1. se dopo il passaggio della gestione all’AQP le analisi chimiche di controllo risultino nei limiti di legge o si riscontrino ancora carichi inquinanti anomali;
2. quali iniziative si intendano mettere in atto per mappare, verificare e controllare, ai fini del corretto funzionamento dell’impianto di depurazione, la regolarità degli scarichi, in particolar modo quelli provenienti dalle zone artigianale e industriale;
3. se intenda chiedere, anche in previsione della prossima stagione estiva, l’utilizzazione del LAM (Laboratorio Ambientale Mobile) della Capitaneria di Porto Guardia Costiera per permettere l’accertamento di possibili violazioni che possano causare danni o situazioni di pericolo per l’ambiente marino e costiero, competenza assegnata dal D. Lgs. 152/2006, come avvenuto nella scorsa estate a Manfredonia.

Auspicando chiari e celeri riscontri alle domande, si richiede risposta scritta e orale in Consiglio Comunale e che la presente venga inserita all’o.d.g. nella prima seduta consiliare utile.