LA “LEGGENDA METROPOLITANA” DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA NELL’ERA AZZOLLINI

Di   15/11/2012

In un’intervista dell’estate 2011 i vertici dell’Asm cantavano come sempre le lodi dei risultati raggiunti nel campo dei rifiuti nell’epoca Azzollini salvo precipitare di lì a poco in una nuova crisi aziendale interna.
Pochi giorni fa una nota del Comune ci ha riprovato con grande sprezzo del ridicolo. Si parla di Molfetta come una città ai primi posti della Regione per la percentuale di raccolta differenziata al 30%, percentuale in calo rispetto al 2011 (ammesso anche dal Comune) ma trionfalmente annunciata come un grande progresso rispetto al 24% del 2008.
Sorvoliamo sul fatto che in questi anni all’aumento della tassa rifiuti (Tarsu) non è corrisposto un aumento sensibile della qualità del servizio, e non certo per colpa dei lavoratori impegnati giornalmente bensì a causa della diminuzione del corrispettivo assicurato dall’Amministrazione all’Asm, ma ciò che colpisce è il trionfalismo insulso dell’Amministrazione.
Con tutti gli investimenti di milioni in questi anni, dal 2008 la raccolta differenziata cresce soltanto del 6%? Come dire poco più dell’1% annuo? Mirabile risultato…
Perché l’Amministrazione non dice che con queste percentuali, il 30%, siamo di gran lunga al di sotto degli obiettivi previsti dalla legge ovvero il 60% al 2011 e il 65% di Raccolta differenziata al 2012.
Perché non dice che con la nostra percentuale saremo costretti a pagare una maggiore “ecotassa” che andrà a scaricarsi sui cittadini?
E dire che Comuni come Andria sono arrivati al 68% di raccolta differenziata oppure Rutigliano che è a quota 80%.
Hanno forse investito in mezzi e macchinari il doppio o il triplo di quanto han fatto Azzollini e la lunga sfilza di presidenti Asm in questi anni? No di certo, perché in altri Comuni hanno semplicemente introdotto sistemi di raccolta porta a porta, investendo sulle risorse umane e la collaborazione della cittadinanza (che qui invece viene abbandonata a se stessa). Il dato di Molfetta, dunque, è semplicemente vergognoso visto che è stazionario da qualche anno.
In altre parole, l’Asm è arrivata a un punto tale di dotazioni di mezzi che comprarne di nuovi non aumenterebbe la qualità del servizio di spazzamento (ma forse certi acquisti servono a fare affari), l’aumento di qualità potrebbe essere garantito solo da nuovo personale assunto e utilizzato in una logica nuova di raccolta porta a porta spinta.
Inoltre, finché non si vedranno gli utili dell’impianto di selezione e non sarà attivato l’impianto di compostaggio le nostre percentuali non conosceranno notevoli balzi in avanti.
Infine, non si è mai messo mano a provvedimenti per potenziare la riduzione della produzione di rifiuti da parte dei cittadini, delle aziende, dei centri di distribuzione, commercializzazione e di ristorazione né sistemi di tassazione a tariffa variabile in cui chi differenzia di più paga meno tasse sui rifiuti.
Un’altra direttrice di sviluppo dell’azienda avrebbe potuto essere quella dell’energia ma anche da quest’orecchio in questi anni l’Amministrazione comunale non ci ha sentito (evidentemente è meglio lasciare tutto ai privati).
Da un’Amministrazione comunale seria ci attenderemmo una pianificazione precisa in queste direzioni per rilanciare l’Asm come azienda pubblica capace non solo di curare i servizi di base e tradizionali ma di produrre utili a vantaggio della collettività sia in termini ambientali che occupazionali.
Ma è del tutto evidente che tale Amministrazione seria non è stata quella del senatore Azzollini.

Molfetta, 12 novembre 2012

Gianni Porta
Consigliere Comunale
Rifondazione Comunista


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