All’inizio di dicembre denunciavamo pubblicamente i rischi dei tagli e delle chiusure di quel che resta della rete ospedaliera regionale da parte di Emiliano; nonostante gli assessori regionali alla sanità, che si sono via via succeduti, abbiano piu volte assicurato i cittadini molfettesi che la città non sarebbe rimasta priva di un presidio ospedaliero.
Purtroppo è accaduto l’esatto contrario, la rete di medicina territoriale è stata smantellata e depotenziata a Molfetta, come in tutta la regione.
Il tutto sempre con le solite scuse: risparmiare per riqualificare la spesa e avere una sanità d’eccellenza. Balle che sentiamo da anni mentre la verità è che da anni si sta tagliando lo stato sociale (sanità, ospedali, scuola, trasporti) e si riducono i diritti delle persone con la promessa che le cose andranno meglio. Invece la crisi viene fatta pagare ai cittadini per colpa del Patto di stabilità, imposto dall’Unione Europea ai governi e alle Amministrazioni pubbliche, che impedisce l’aumento della spesa pubblica sociale e impone il pareggio di bilancio.
Contro queste regole sciagurate Emiliano e il suo Partito Democratico, così come le opposizioni di centrodestra e del Movimento 5 Stelle, in Puglia come a Roma, non muovono un dito, preferendo parlare genericamente e demagogicamente di sprechi mentre agli uomini e alle donne di Puglia sottraggono il diritto alla salute e alle cure. Tanto per chi può c’è sempre la sanità privata… E a poco servono anche le recriminazioni tardive o campanilistiche di quanti hanno appoggiato direttamente o indirettamente Emiliano e la sua coalizione alle ultime elezioni regionali. Ora che la propaganda e le “sagre” del programma sono finite, arriva il conto per i pugliesi e si svela l’ipocrisia. Anche di tanta falsa sinistra.
Accusiamo Emiliano per il declassamento e l’eliminazione di reparti dell’ospedale di Molfetta ma non come chi oggi si sveglia e si lamenta di altri Comuni avvantaggiati. Rifondazione Comunista sosterrà in ogni modo e in ogni sede la difesa del diritto alla salute, per tutti i pugliesi. Non ci interessano le polemiche di bottega e di campanile, stiamo dalla parte del diritto universale ad avere una sanità pubblica, di qualità e accessibile a tutti.