dopo il referendum di Mirafiori

Di   15/01/2011

Testo del volantino che sarà distribuito domenica 16 gennaio 2011:

OGGI ALLA FIAT, DOMANI IN TUTTI I LUOGHI DI LAVORO.

Gli operai di Mirafiori non hanno abbassato la testa di fronte al ricatto imposto da Marchionne, con la complicità di Fim, Uilm, Fismic, Ugl.
Risicatissima la vittoria del Sì all’accordo, il No raggiunge il 46%.
Un risultato che vale doppio se pensiamo al ricatto di Marchionne, che sostanzialmente ha detto ai lavoratori che se vogliono mantenere il posto di lavoro devono rinunciare ai loro diritti fondamentali
La chiamano modernità, ma è soltanto un riportare indietro le lancette della storia all’Ottocento, quando i lavoratori erano considerati dei semplici oggetti da spremere, sfruttare e poi da buttare via quando erano consumati!!!
Questo è anche il senso di tutta una serie di provvedimenti portati avanti dal governo, ultimamente con il “Decreto ammazza-precari” dello scorso novembre, con la colpevole condivisione di gran parte dell’opposizione parlamentare.

Si cancella il contratto nazionale per imporre condizioni di lavoro pesantissime: per i ritmi, il taglio delle pause, il lavoro notturno, gli straordinari comandati senza contrattazione, il rifiuto dell’azienda di pagare i giorni di malattia a suo carico.

-Si cancella il diritto di sciopero, stabilendo che chi viola le clausole dell’accordo è passibile di “infrazione disciplinare” e quindi di licenziamento.

-Si elimina la possibilità per le lavoratrici e i lavoratori di poter eleggere i propri rappresentanti sindacali e si stabilisce che solo le organizzazioni sindacali che hanno sottoscritto l’accordo separato abbiano diritto ad esistere in fabbrica, eliminando per chi dissente ogni agibilità sindacale.

E’ il lavoro servile, la cancellazione della democrazia e della Costituzione. E’ un modello che non rimarrà confinato alla Fiat, se non sarà contrastato e battuto diventerà il modello generale dei rapporti di lavoro nel nostro paese.

NOI NON CI STIAMO!
E’ necessario che tutte le forze che non ci stanno, le forze di sinistra, si oppongano unitariamente a quanto sta avvenendo.
E’ necessaria l’unità dei movimenti, per i diritti del lavoro, per la scuola e l’Università pubblica, per la difesa dell’ambiente e dei beni comuni.
E’ necessario lo SCIOPERO GENERALE!

Il 28 gennaio con la FIOM, per i diritti di tutti/e


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