solidarietà ai vigili urbani di Molfetta

Di   21/07/2010

SOLIDARIETA’ AL COMANDANTE DELLA POLIZIA MUNICIPALE
E PROPOSTE SUL PIANO DI COMMERCIO

Abbiamo appreso dalla stampa degli accertamenti effettuati in questi giorni dalla Polizia Municipale, dei verbali di contravvenzione elevati nonché del conseguente malessere da parte di alcuni venditori ambulanti e, infine, della minacce al Comandante dei Vigili Urbani, Gadaleta.
Innanzitutto, al Comandante e a tutto il personale della Polizia Municipale vanno la nostra solidarietà e il nostro sostegno nell’opera che compiono in città sui più svariati fronti e non da ora, nonostante mezzi, risorse, gratificazioni promesse e mai mantenute da parte dell’Amministrazione comunale che si diverte soltanto ad approvare il nuovo Regolamento della Polizia municipale senza renderlo poi concretamente applicabile.
Ci riferiamo al problema annoso e irrisolto del commercio “ambulante” sulle aree pubbliche. Un Piano del commercio scaduto da mesi e non ancora rinnovato, un tema portato in Consiglio comunale dall’opposizione già l’anno scorso e non ritenuto all’epoca dall’Amministrazione una priorità. Infine, un’indagine giudiziaria che ha disposto sequestri di aree vanificata da un’ordinanza straordinaria del Sindaco per permettere nuovamente la vendita fino al 30 settembre.
Il tutto rimandando continuamente il problema, come gli struzzi, strumentalizzando le richieste legittime di chi vuole crearsi un’opportunità di lavoro, danneggiando quegli operatori commerciali che invece sostengono spese per mantenere locali, pulizia e decoro.
A dire il vero, serve a poco fare comunicati di solidarietà, pretendiamo dal Sindaco ReFuso che quanto prima discuta in Consiglio comunale il Piano del commercio e si pronunci sulle proposte dell’opposizione avanzate da tempo.
Noi non crediamo a questa favola del “mercato diffuso” che lascerebbe tutto com’è ora, vogliamo razionalizzare gli spazi di vendita del commercio ortofrutticolo ambulante nella nostra città a tutela delle regole, del decoro e della pubblica sicurezza.
Vogliamo eliminare questa ipocrita farsa dell’ambulante a posto fisso. O l’ambulante gira di ora in ora in posti diversi oppure deve essere sistemato in un’area mercatale attrezzata e prediposta dal Comune. Non c’è logica azzolliniana che tenga, una sola postazione non costituisce un’area mercatale.
Ovviamente bisogna dare modo e tempo agli operatori ambulanti di adeguarsi ma fissando paletti netti, e soprattutto c’è bisogno che l’Amministrazione investa nell’attrezzare le aree e senta come prioritario questo problema, quando ad esempio approva il Piano delle opere pubbliche in cui si parla e si riparla sempre del porto, del porto e del porto…
Perchè il Sindaco non ci dice se sta procedendo al censimento e verifica delle postazioni presso le aree mercatali esistenti ovvero Piazza Gramsci, ex Mattatoio e Piazza Minuto Pesce prossima alla riapertura?
Perché il Sindaco non risponde sulla nostra proposta di individuazione e predisposizione di aree mercatali di media concentrazione puntando sul recupero e riuso di superfici, strutture e volumi già esistenti?
Da più di un anno abbiamo chiesto il riutilizzo dell’area dismessa del vecchio mercato ortofrutticolo che, con le dovute ristrutturazione degli ambienti e degli spazi aperti, offrirebbe da una parte un’area mercatale con servizi, idonea per dare opportunità di lavoro agli operatori di questo settore, dall’altra una zona verde, un parco urbano nel cuore della città, in quella zona di Ponente in cui si concentrano non pochi ambulanti.
Perchè gli operatori ambulanti non chiedono al Sindaco che intenzioni ha rispetto a quest’area? Perché lasciarla in disuso quando potrebbe risolvere i problemi di una categoria? O forse si sta pensando di utilizzare quell’area per future speculazioni edilizie?
Queste sono le risposte che le Istituzioni sono tenute a dare per evitare degenerazioni ulteriori. Da anni lo diciamo ma il Sindaco “sordo” in Consiglio sa solo sbraitare.

Molfetta, 21 luglio 2010


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