sulla condanna a tre anni al consigliere Amato

Di   04/06/2010

La recente condanna in primo grado di Pino Amato a tre anni di reclusione per voto di scambio, falso ideologico e abuso d’ufficio ci induce ad alcune riflessioni.

Ovviamente vale per l’imputato la presunzione di innocenza, fino al compimento dei tre gradi di giudizio, ma alcune considerazioni non possono essere sottaciute.

La condanna evidenzia, insieme alle dichiarazioni dello stesso Pino Amato e al di là di ogni dubbio, l’esistenza nella nostra città di una forte patologia nella raccolta e nel mantenimento del consenso.

La politica non ha il compito precipuo di commentare tecnicamente le sentenze ma di giudicare se sono rilevanti le dichiarazioni e le pratiche che il sistema politico e d’interessi locale produce.

Ebbene fin dagli anni ’90 un blocco di potere, indifferente al colore politico e fondato su meccanismi di tipo clientelare, condiziona pesantemente le sorti della nostra città, impedendo alle istituzioni rappresentative il pieno espletamento delle proprie funzioni, influenzando pesantemente anche l’esercizio delle attività economiche.

Auspichiamo che la vigilanza degli organi preposti ma soprattutto dell’opinione pubblica e degli elettori non si soffermi su quest’unico caso ma si appunti su ogni manifestazione che corrompe il libero confronto democratico nella nostra comunità.

Non vorremmo che passato questo processo e messo all’indice qualcuno, dipinto come l’unica “mela marcia”, si credesse che nessun’altro qui a Molfetta si avvantaggia di pratiche clientelari.

Ciò dimostra in maniera inequivocabile che l’alternativa a questa destra che malgoverna la città debba essere costruita non attraverso la semplice sommatoria di pacchetti di voti, ma sulla base di un progetto politico e sopratutto considerando la questione morale come dirimente nella costruzione di programmi, alleanze e coalizioni.

Tocca alle forze progressiste lavorare intensamente perché si fuoriesca quanto prima da questo tunnel in cui Molfetta è piombata, senza silenzi di comodo e senza timidezza alcuna.


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