contro l’accordo separato di cisl e uil

Di   07/02/2009

CON L’ACCORDO SEPARATO VOGLIONO FAR PAGARE LA CRISI AI LAVORATORI

Il governo Berlusconi, Confindustria, Cisl, Uil, Ugl, con la firma della riforma della contrattazione, come nel 2002, hanno sferrato un altro gravissimo attacco ai salari, diritti e interessi di tutti i lavoratori. Bene ha fatto la Cgil a non firmare e a sottrarsi alle pressioni venute da più parti, comprese quelle del PD di Veltroni, che ha anche proposto il taglio delle pensioni e dell’art. 18.

L’ACCORDO È GRAVE PERCHÈ:

1. Il contratto collettivo nazionale di lavoro viene svuotato di ogni valore e servirà solo a ridurre ulteriormente i salari. L’accordo infatti aumenta a 3 anni la durata del contratto e lega gli aumenti salariali ad un indice dell’inflazione da cui vengono esclusi gli aumenti dell’energia importata (ad es. spese bolletta e benzina). Questo accade in una situazione in cui i salari italiani, a causa di anni di concertazione e moderazione sindacale, sono i penultimi d’Europa e in cui gli aumenti di produttività sono andati quasi tutti alle imprese.
2. Gli aumenti salariali dovrebbero avvenire a livello aziendale, ma la contrattazione aziendale riguarda meno del 20% delle imprese. Gli aumenti saranno possibili solo in relazione alla “produttività” e “redditività” delle imprese, all’aumento dello sfruttamento e della fatica dei lavoratori, ad ulteriori sgravi fiscali e contributivi delle imprese. Senza nessuna garanzia per la stragrande maggioranza dei lavoratori che non accedono alla contrattazione di secondo livello.
3. Il contratto nazionale potrà essere derogato solo in peggio: in situazioni di crisi, ma anche “per favorire lo sviluppo economico”, cioè sempre secondo gli interessi dei padroni
4. Verranno definite “modalità per garantire la tregua sindacale” durante la contrattazione, cioè per sanzionare e rendere impossibile l’esercizio del diritto di sciopero.
5. Vengono previste “ulteriori forme di bilateralità per il funzionamento dei servizi integrativi di welfare”. Cioè il governo con i tagli alla sanità, scuola, enti locali distrugge lo stato sociale e i diritti dei cittadini, privatizzando i servizi.

L’ACCORDO SEPARATO peggiorerà sia le condizioni economiche dei lavoratori che la gravissima crisi economica in atto, causata precisamente dalla precarietà e dal basso potere di acquisto dei salari, stipendi, pensioni delle classi lavoratrici.

È NECESSARIO BOCCIARE L’ACCORDO SEPARATO NEI REFERENDUM SUI LUOGHI DI LAVORO.
SERVE UNA RISPOSTA FORTE E STRAORDINARIA!

RIFONDAZIONE COMUNISTA SOSTIENE LO SCIOPERO GENERALE DEL 13 FEBBRAIO INDETTO DALLA CGIL

(Per info e adesioni pullman manifestazione contattare il numero 3492219601)

PRC-Molfetta


Un commento il “contro l’accordo separato di cisl e uil

  1. Pingback: presidio informativo a Molfetta contro l’accordo separato | rifondazione comunista molfetta

I commenti sono chiusi.