Programma per le elezioni comunali 2008 – economia

Di   23/02/2008

Lo sviluppo economico di Molfetta in questi ultimi anni ha determinato grandi contraddizioni: sono state investite ingenti risorse pubbliche nella progressiva cementificazione di territorio, che non hanno prodotto i risultati sperati in termini occupazionali e produzione di ricchezze sul piano economico e sociale. A supporto di questa considerazione vi è l’inesorabile diminuzione demografica, dovuta principalmente al flusso migratorio di molti nostri concittadini in cerca di lavoro: una sorta di ritorno a un triste passato. Ciò è riconducibile alle crisi strutturali che hanno investito tra gli anni Ottanta e Novanta i settori economici storicamente prevalenti della città: agricoltura, pesca, attività commerciali. A fronte di tale declino economico non vi è stato un corrispettivo equilibrio nelle attività produttive presenti all’interno degli insediamenti industriali e artigianali, nonostante si siano sviluppate alcune (poche) realtà importanti. Risulta troppo basso il rapporto tra ricchezza prodotta e numero di abitanti e dai dati economici si evince come sia troppo basso anche il numero di insediamenti produttivi in rapporto al numero di addetti, indice di una scarsa visione strategica e di controllo da parte delle amministrazioni che si sono succedute negli ultimi quindici anni. La sussistenza economica del tessuto sociale poggia in modo eccessivo sul comparto edilizio, che notoriamente produce lavoro precario, per lo più sommerso, sottopagato, con scarso rispetto delle norme di sicurezza. Allo stesso modo le ampie concessioni fatte ai gruppi della Grande distribuzione, col sacrificio di ampie distese di territorio agricolo, hanno messo in ulteriore difficoltà il settore commerciale presente nel tessuto urbano senza offrire quella giusta ricompensa occupazionale preventivamente concordata tra amministrazione e imprese. Una programmazione economica più accurata e lungimirante avrebbe valorizzato quelle attività tradizionali come agricoltura e pesca, se solo si fossero privilegiati gli insediamenti di quelle attività che si occupano della trasformazione delle produzioni locali di pregio, invece che abbandonare queste ultime al loro destino. Nel corso degli ultimi anni sarebbe stato opportuno puntare maggiormente su quelle realtà produttive le cui peculiarità sono incentrate su innovazione, ricerca, compatibilità ambientale, in modo da garantire maggiori opportunità di inserimento nel mondo del lavoro anche alle qualificate risorse umane presenti a Molfetta che oggi in larga misura alimentano i flussi migratori.

Alla luce dell’analisi fin qui esposta, gli obiettivi che la Sinistra-l’Arcobaleno si pone una volta raggiunta l’amministrazione della città sono:

* stimolare maggiori controlli degli enti preposti e mettere in atto provvedimenti che condizionino le imprese al rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro;

* adottare strategie per contrastare le forme di precarietà nel mercato del lavoro;

* rilanciare le attività economiche tradizionali (agricoltura, pesca);

* puntare su innovazione, ricerca, sostenibilità ambientale, valorizzazione dei beni naturali e culturali;

* creare servizi in grado di favorire l’ingresso di donne e giovani nel mondo del lavoro.

(Tratto dal programma per le elezioni comunali 2008 a Molfetta della Sinistra – l’Arcobaleno)


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