CONTRO L’ASSEDIO, CONTRO L’OCCUPAZIONE: ORA E SEMPRE RESISTENZA

Di   17/11/2012

CONTRO L’ASSEDIO, CONTRO L’OCCUPAZIONE: ORA E SEMPRE RESISTENZA
Da ieri, la Striscia di Gaza è vittima di una violenta aggressione israeliana, iniziata con l’omicidio mirato del comandante dell’ala militare di Hamas che governa democraticamente eletta Gaza.
Israele ha sferrato in poche ore molteplici attacchi militari lanciati con elicotteri, caccia e navi militari causando la morte di 22 palestinesi tra cui molti bambini.
L’operazione “Pillar of Defence” (Pilastro di Difesa) è stata un’offensiva premeditata preparata con mesi di anticipo dall’esercito israeliano.
Le modalità e il carattere violento di questi attacchi, assieme alla mancata copertura mediatica di quello che sta accadendo nella Striscia, ci riportano drammaticamente ai giorni dell’Operazione Piombo Fuso nel 2009 che causarono la morte di 1.400 civili palestinesi.
Il ministro della Difesa, Barak, ha richiamato 30mila soldati riservisti per il prosieguo dell’operazione contro Gaza. Il primo ministro Netanyahu si rifugia in un bunker sotterraneo nel quartier generale dell’esercito mentre i civili palestinesi nella Striscia di Gaza sono sotto un cielo di bombe, il tutto accade con il silenzio complice degli Stati Uniti e dell’Unione Europea insignita quest’anno del premio Nobel per la Pace…
Obama si affretta a riconoscere e sostenere il diritto di Israele a difendersi dai razzi lanciati dalla Striscia di Gaza, dimenticando frettolosamente le continue violazioni del diritto internazionale da parte di Israele, come il recente attacco in acque internazionali della marina israeliana contro l’Estelle, una nave che trasportava aiuti umanitari, oppure come l’espansione illegale delle colonie, l’inumano embargo contro Gaza, l’apartheid e i 60 anni di occupazione militare israeliana.
Ieri, il Ministro degli Esteri Giulio Terzi ha fatto sapere di essere molto preoccupato “per questo contesto di forte tensione, generato dal lancio di missili qassam con seri rischi per la popolazione israeliana”. Peccato che al ministro Terzi sfuggano le cifre di questo massacro (22 le vittime civili palestinesi e 3 quelle israeliane) e la distinzione tra omicidi mirati e bombardamenti indiscriminati su aree urbane densamente popolate.
Ancora una volta questo Governo ha perso l’occasione di rappresentare degnamente l’Italia, di schierarsi per una causa giusta e a fianco del popolo palestinese che da anni vive con il piede dell’oppressore sul petto, senza per questo arrendersi, continuando instancabilmente a reclamare il diritto alla propria terra.
Noi siamo sempre a fianco del popolo palestinese e leviamo la nostra voce contro l’escalation di violenza scatenata dai bombardamenti israeliani e dalla minaccia di una nuova operazione “Piombo Fuso” nella Striscia di Gaza.
Nessuno stato civile può applicare in questo modo il diritto all’autodifesa.
Nessuno stato civile può rivendicare il diritto di ammazzare e distruggere come e quando vuole.

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
Circolo di Molfetta – “Palestina libera”


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