presidio informativo a Molfetta su Palestina libera

Di   25/01/2009

Si è tenuto questa mattina a Molfetta presso il Corso Umberto, altezza Galleria patriotti molfeteesi, un presidio informativo sull’emergenza umanitaria nella striscia di Gaza a seguito della violenza dell’operazione Piombo fuso. Questo il testo distribuito:

PALESTINA LIBERA

La recente invasione di Gaza da parte dell’esercito israeliano è stata una tragedia di proporzioni enormi: non vogliamo scrivere con esattezza il numero di morti e feriti tra la popolazione civile, nemmeno suscitare pietà specificando il numero di bambini e adolescenti ammazzati. Che cosa c’era da aspettarsi da un’azione militare svolta in un quadrilatero di terra dove vivono oltre 1,5 milioni di persone stipate in una città senza vie di fuga, coi valichi alle frontiere chiusi, sotto embargo di medicinali, cibo, carburante, acqua? Questo massacro di civili inermi ha violato ogni principio del diritto internazionale e calpesta ogni speranza di pace, in una terra già segnata da anni di conflitti. Denunciamo l’inettitudine diplomatica ed il sostegno all’azione militare israeliana da parte del governo Berlusconi e della maggioranza di centro destra. Questa aggressione è contro tutti i palestinesi e la prima vittima è il processo di pace. La comunità internazionale, compresa l’Unione Europea, hanno grandi responsabilità per la crisi umanitaria a Gaza causata dal continuo assedio, e per l’aver ignorato la costituzione di un sistema di apartheid nella Cisgiordania mentre gli Stati Uniti perpetuano la loro politica di complicità con Israele. La comunità internazionale ha la responsabilità del silenzio e dell’inerzia di fronte ai crimini di guerra e alle violazioni del diritto internazionale ed umanitario che sono avvenute a Gaza. Facciamo appello alla società civile molfettese ad attivarsi per non far mancare alimenti, medicinali e vestiario sottoscrivendo con un versamento per le tante o.n.g. e associazioni che stanno operando in questa emergenza. Non ci sarà mai pace finché si costringerà il popolo palestinese a vivere in ghetti, subire vessazioni continue, finché non si permetterà la nascita di uno stato palestinese.palestine-map-big-1946-2000 Una pace giusta può nascere solo da una conferenza internazionale sotto l’egida dell’Onu, non di arbitri parziali come gli Stati Uniti, o di conferenze come quella di Annapolis, a cui non sono seguite che vuote dichiarazioni. L’obiettivo di tale conferenza deve essere la fine dell’occupazione israeliana della Cisgiordania e di Gaza, la rimozione del Muro e degli insediamenti, il rispetto delle risoluzioni internazionali, inclusa la 194, e la nascita di uno stato palestinese nei confini del ‘67, con Gerusalemme Est come capitale, che possa vivere in pace accanto a quello di Israele. Questo obiettivo sarà possibile solo se, posta la fine a questa insensata aggressione, non restino impuniti i crimini di guerra e le responsabilità politiche. É su questo obiettivo che Rifondazione Comunista è impegnata con continue relazioni con referenti sia di parte palestinese che di parte israeliana. DUE POPOLI, DUE STATI

PRC-Molfetta


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