Il programma del candidato sindaco Gianni Porta

Di   27/05/2017

Programma del candidato sindaco Gianni Porta e delle liste della coalizione:

Democratici e Progressisti – Partito della Rifondazione Comunista/Compagni di strada – Sinistra Italiana

ELEZIONI AMMINISTRATIVE MOLFETTA 11 GIUGNO 2017

LA STRADA GIUSTA

LA VITA DI OGNUNO. LA STRADA DI TUTTI

In questi ultimi 3 anni Molfetta ha intrapreso un percorso di cambiamento, dopo 12 anni di cattiva gestione del centrodestra, un periodo buio che ricordiamo bene. È necessario offrire una risposta alla crisi economica e culturale che attraversa Molfetta, una crisi che ci ha abituati a ragionare d’istinto, in cui tutto va veloce e in cui siamo schiacciati da egoismi e disuguaglianze, una risposta a uno sviluppo che non tiene conto delle caratteristiche e delle risorse del territorio, in cui la paura e la diffidenza hanno preso il posto della speranza e della fiducia.

I dati demografici ci parlano di una diminuzione della popolazione dai 63.895 abitanti del 1997 ai 59.623 del 2016 nonché di una struttura della popolazione che è regressiva: aumentano costantemente gli anziani (+5% in 15 anni), diminuisce la popolazione in età da lavoro (-4% in 15 anni). L’età media della popolazione, infatti, nel giro di 15 anni è aumentata di quasi 4 anni. L’andamento demografico presenta particolari condizioni di declino tali da caratterizzarlo come una anomalia poiché indicatori come il numero degli abitanti, l’età media, l’invecchiamento, la mortalità, la natalità, il saldo migratorio (differenza fra immigrazioni ed emigrazioni), il saldo naturale (differenza fra nascite e decessi) presentano tutti valori negativi e peggiori rispetto alla realtà nazionale, all’Italia meridionale nel suo complesso, alla regione di appartenenza e alle realtà comunali più vicine e con le quali l’interscambio economico e demografico è più intenso e frequente. Indicativo, seppure poco rilevante numericamente, appare anche il dato riguardante il numero dei residenti stranieri, pari, al 31 dicembre 2016, a 1.422, con un decremento rispetto ai 1.464 del 31 dicembre 2015, mentre in precedenza si erano pressoché costantemente registrati incrementi, per quanto contenuti.

Oggi viviamo la crisi non solo dei settori primari tradizionali (agricoltura e pesca), ma anche del settore terziario (servizi e commerci). Dal 2006 al 2016 le sedi d’impresa sono diminuite da 4.795 a 4.337, principalmente nel settore del commercio e dell’edilizia. Le nuove espansioni urbane ed edilizie non hanno consentito per i molfettesi una maggiore facilità di procurarsi il bene casa o un sensibile calo dei prezzi, piuttosto si è creata una offerta sproporzionata di immobili senza che sia risolto il problema dell’accesso a questo bene fondamentale, con conseguente svalorizzazione del patrimonio attualmente esistente. Non è pensabile affidarsi a una nuova espansione edilizia, né puntare solo su alcune grandi imprese dipendenti da commesse esterne.

C’è un intero mondo di piccole e medie imprese che vanno guidate con un nuovo ruolo attivo del Comune, ci sono nuove generazioni di giovani che vanno rappresentati e difesi nel loro diritto al lavoro. In questi dieci anni c’è stato un aumento di impiegati nel settore della grande distribuzione e dei servizi all’impresa, sicché meno di cinque imprese danno lavoro a migliaia di persone in settori fortemente esposti a decisioni che dipendono da volontà e valutazioni esterne al territorio; infatti, ci sono 7 imprese con un valore della produzione superiore a 15 milioni di euro, mentre ce ne sono 113 con un valore della produzione tra 1 e 15 milioni di euro rispetto a cui il Comune deve svolgere una funzione di guida e concertazione.

Non ha senso scommettere in ulteriori investimenti immobiliari di carattere residenziale, serve piuttosto a fronte della popolazione declinante non solo bloccare l’esodo, ma favorire l’attrazione di vecchi e nuovi abitanti nonché delle capacità, competenze ed iniziative di cui essi sono portatori e propositori. Negli ultimi vent’anni sono stati chiesti e si sono prodotti sacrifici di diritti e di territorio per realizzare volumi edilizi, infrastrutture e progetti finalizzati non a mettere su filiere di produzioni materiali e o immateriali bensì attività esposte oltremodo alle intemperie della congiuntura economica, uno scenario fragile ed esposto all’esterno, un ventennio trascorso attardandosi a inseguire uno sviluppo edilizio con larghe concessioni alla grande distribuzione commerciale che ha accelerato lo svuotamento delle tradizionali attività commerciali urbane oppure sognando la risoluzione di tutti i problemi con un’unica grande opera come il nuovo porto commerciale calata dall’alto senza la reale lettura delle esigenze del territorio.

Per quanto sia difficile, non è possibile seguire alcuna altra efficace via, se non quella, di svolgere un deciso ruolo di progettualità, coordinamento e indirizzo nell’attività di ricerca e sviluppo di settori produttivi atti a rovesciare queste tendenze di lungo periodo, reperendo e concentrando risorse comunali, regionali, nazionali e comunitarie insieme a quelle private per supportare il progetto di rilancio dell’economia e delle iniziative sociali e culturali. Serve costruire un’alleanza realmente efficace, razionale e funzionante tra vecchie generazioni titolari di redditi e patrimoni e nuove generazioni, portatrici di idee, energie, competenze e spirito di iniziativa, ma perlopiù, con gli attuali chiari di luna, in gran parte prive o carenti di mezzi o condannati alla precarietà e all’impotenza.

Per fare tutto ciò non serve affidarsi a un leader assoluto, non basta essere onesti per essere automaticamente capaci di amministrare, cancellare le differenze tra destra e sinistra per essere moderni, affidarsi all’improvvisazione o mascherarsi dietro liste “civiche” per far dimenticare il passato.

È doveroso e necessario difendere i processi di trasformazione concepiti e avviati nei tre anni di amministrazione e i risultati amministrativi conseguiti come il passaggio al porta a porta, il risanamento dei bilanci e delle aziende partecipate comunali, le nuove opere di urbanizzazione nei comparti di espansione, la riqualificazione di Corso Umberto e l’ampliamento del Pala Poli, la pianificazione della mobilità sostenibile, l’esperienza dei cantieri di cittadinanza, la progettazione del nuovo Centro antiviolenza e l’attivazione dello Sprar.
Ma è ancora più urgente affrontare i problemi che soffocano il presente: le minori risorse di bilancio e l’intercettazione di nuovi canali di finanziamento; il nuovo porto commerciale e la sua finalizzazione utile al servizio del tessuto economico; il rilancio delle attività produttive urbane e il supporto in termini di servizi delle aree artigianale e industriale; la risoluzione del rischio idraulico nelle zone abitate e produttive; l’inaugurazione di una nuova stagione urbanistica; il riscatto delle classi deboli e la costruzione di una rete di sostegno e protezione per le persone fragili della comunità; l’uso regolare delle strutture comunali, il potenziamento della macchina amministrativa e della Polizia locale; la difesa dei servizi pubblici e delle aziende partecipate comunale da qualsiasi ipotesi di privatizzazione.

Per questo serve una politica autorevole senza facili semplificazioni, senza polemiche e pettegolezzi, competente e credibile cui affidare il ruolo di guida e intervento nei processi economici e sociali, ricostruendo un clima di regole chiare e di relazioni mature tra soggetti collettivi e di rappresentanza delle esigenze culturali, sociali, economiche, politiche della città. Non bastano accordi e patti tra individui ma servono accordi, spazi e leve istituzionali per programmare collettivamente – nella pluralità e nella diversità riconosciuta – una nuova direzione di marcia e di progresso per tutta la comunità.

La politica come sguardo sul futuro e l’amministrazione come risposta al presente per dare un nuovo volto all’economia del nostro territorio, nuovo impulso alla solidarietà sociale e alla cultura, nuovo slancio all’organizzazione comunale.

Cosa proponiamo
Per l’economia e il lavoro
– una Rete economica solidale pubblica delle imprese urbane che favorisca il potenziamento del sistema d’offerta, l’integrazione del circuito cittadino, il consorzio degli operatori e delle associazioni di categoria, l’individuazione di un “manager di strada” per la programmazione destagionalizzata di eventi promozionali con integrazione dell’offerta culturale e in sinergia con il sistema scolastico
– la riorganizzazione della rete mercatale urbana con riutilizzo dell’ex mercato ortofrutticolo generale; un piano del commercio del centro antico che disincentivi la proliferazione di negozi open 24 a distribuzione automatica e la diffusione del gioco d’azzardo; la realizzazione della nuova area dedicata al mercato settimanale, con annessi servizi; la regolamentazione del commercio su aree pubbliche con appositi badge ID per la durata delle attività temporanee e certificazione amministrativa dell’idoneità igienico-sanitaria dei mezzi utilizzati per il trasporto e la vendita dei prodotti alimentari; la riqualificazione materiale e immateriale del quadrilatero del commercio e l’attuazione del Piano dei Dehors
– il completamento nella legalità del nuovo porto commerciale e sua integrazione con la vocazione produttiva della meccatronica e con a filiera agroalimentare con la riorganizzazione e modernizzazione dei mercati all’ingrosso, ittico e ortofrutticolo, anche per la trasformazione del prodotto
– la riorganizzazione funzionale del porto vecchio tra funzione turistica e peschereccia, l’individuazione della nuova zona cantieri navali e riqualificazione della vecchia zona cantieri
– la realizzazione del centro per il coworking destinato a giovani professionisti e piccoli imprenditori
– un sistema integrato dei siti culturali e turistici, con ambiti di “area vasta” in interazione con i comuni vicini per creare uno SLOT (Sistema Locale di Offerta Territoriale); la riapertura del Pulo e promozione di percorsi cicloturistici per le vie dei casali
– un piano straordinario di manutenzione di tutta l’edilizia scolastica comunale, dell’impiantistica sportiva e delle strutture cimiteriali

Per il territorio
– la nuova Pianificazione Generale senza ulteriore espansione urbanistica e ulteriore consumo di suolo
– riqualificazione bioarchitettonica dell’abitato e del costruito esistente (centro urbano e periferie) e adeguamento del Regolamento Edilizio comunale Regolamento Edilizio Tipo e alle Definizioni Uniformi recentemente approvate dalla Regione Puglia
– le opere di mitigazione del rischio idraulico non invasive nelle nuove zone produttive e la messa in sicurezza idraulica delle zone di espansione
– la realizzazione del Parco urbano di Lama Martina e il completamento delle opere di urbanizzazione
– un piano di Rigenerazione Urbana con la riqualificazione delle piazze, la riapertura dei parchi urbani e il rifacimento del frontemare con la spiaggia urbana del lungomare
– il completamento del Piano delle Coste

Per l’ambiente e la qualità della vita
– l’ottimizzazione del processo di depurazione e il rilancio dell’impianto di affinamento delle acque reflue; la riqualificazione della costa di ponente, con ripristino della strada costiera, e levante
– la Revisione del piano delle antenne e il trasferimento di quelle presenti in quartieri storici (ad es. quartiere Catecombe)
– l’attuazione del Piano della mobilità sostenibile con la riorganizzazione del trasporto urbano, individuazione di nuove aree pedonali, ciclabili e spostamento del trasporto pubblico extraurbano al di fuori delle zone di pregio storico e ambientale; la sistemazione del parcheggio della stazione ferroviaria rilevato dal Comune e la realizzazione di una velo stazione con la creazione di un’area di scambio intermodale (treno, bus, bici)
– la ripubblicizzazione delle aziende partecipate e la fusione della Mtm con Asm
– l’ottimizzazione del Porta a porta con videocontrollo delle isole al servizio delle abitazioni in agro, potenziamento orari isole ecologiche e aumento del peso dei punti raccolti con maggiori sconti Tari, servizio domiciliare per anziani soli non autosufficienti, stazione mobile di raccolta nei weekend del periodo estivo e conseguente introduzione della tariffazione puntuale
– l’apertura dell’impianto di compostaggio, del nuovo impianto della plastica e la creazione di un nuovo impianto di biostabilizzazione
– il monitoraggio ambientale e attuazione del Piano d’azione per l’energia sostenibile con applicazione del Protocollo Itaca per agevolare misure di riduzione dei consumi energetici
– la realizzazione di un’area attrezzata/parco per gli animali senza guinzaglio

Per la solidarietà sociale, la cultura e lo sport
– il nuovo regolamento delle forme di sostegno sociale attivo incentrato sui Cantieri di cittadinanza e il reinserimento socio-lavorativo; piano per l’emergenza abitativa con nuova edilizia residenziale pubblica sperimentale con forme di co-housing; censimento immobili sfitti e ricognizione delle proprietà immobiliari comunali, anche nei quartieri di nuova espansione, al fine di una riutilizzazione per edilizia economica e popolare
– l’apertura del centro antiviolenza
– la difesa di tutti i reparti del presidio ospedaliero e il potenziamento del Poliambulatorio
– la creazione di un Ufficio comunale migranti
– una pianificazione sociale circolare e intergenerazionale (bambini, giovani, anziani) con attività culturali, motorie, sportive, scolastiche integrate
– la creazione di una rete di sostegno dei soggetti associativi e istituzionali operanti nel campo delle disabilità, dei disturbi dello sviluppo e delle malattie degenerative
– le assegnazioni con bando degli immobili comunali e dei beni confiscati
– una programmazione culturale annuale destagionalizzata e promozione di Molfetta come città della pace e dei bambini
– l’individuazione di sale studio nei locali comunali e il potenziamento della fruibilità della Biblioteca comunale (turni più lunghi, free wifi funzionante, prese elettriche per i portatili, riscaldamento, accesso banca dati giuridica online, manualistica consultabile)
– l’attivazione del sistema di orti urbani e di gestione partecipata delle aree verdi

Per l’organizzazione comunale
– la regolarizzazione di concessioni e canoni delle strutture comunali (mercatali, culturali, sportive)
– la riorganizzazione dei servizi comunali in 4 aree (Territorio, Welfare, Affari Generali, Polizia locale) e il concorso per il comandante dirigente della Polizia locale
– il potenziamento dell’ufficio legale interno, la creazione di un Ufficio fondi comunitari e di uno specifico capitolo di bilancio dedicato alla realizzazione di un parco progetti preliminari avanzati di interesse pubblico (non grandi opere), da finanziare e realizzare attraverso i canali europei e nazionali
– il potenziamento del Centro Elaborazione Dati con finalità socio-economiche, anche in collaborazione con l’Università e l’adesione a programmi di condivisione di Open Data
– l’introduzione del Protocollo istantaneo e la digitalizzazione degli atti dell’Archivio storico
– l’introduzione di procedure per il coinvolgimento dei cittadini/utenti finali nel monitoraggio della qualità dei servizi pubblici messi a gara, anche in collaborazione con le associazioni consumeristiche del territorio
– l’apertura in locali comunali delle sedi di uffici finanziari, servizi luce e gas, Acquedotto pugliese
– il coordinamento delle forze dell’ordine nella gestione dei sistemi di videosorveglianza e il monitoraggio continuo dei fenomeni delinquenziali
– l’istituzione del Consiglio dei Comitati di quartiere e della Consulta dello Sport


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