La Palestina è sotto attacco

Di   11/07/2014

Domani, a partire dalle ore 18 presso il Corso Umberto (altezza Galleria Liborio Romano) si terrà un presidio di solidarietà col popolo palestinese. Di seguito il testo del volantino che distribuiremo:

LA PALESTINA E’ SOTTO ATTACCO, NON RESTARE A GUARDARE

Dalla scomparsa dei tre coloni-soldati, avvenuta il 12 giugno, Israele ha reso una volta di più vittima di rappresaglia un’intera popolazione che da quasi 70 anni vive sotto la loro occupazione, ha bombardato interi villaggi, picchiato, sequestrato, torturato e ucciso donne, uomini e ragazzini. Questa è l’ordinaria brutalità che lo stato sionista riserva ai palestinesi tutti i giorni, oltre alle continue incursioni e aggressioni operate dai coloni israeliani.
In seguito alla notizia della loro morte, Israele non si è semplicemente limitato a meditare vendetta, ma ha richiamato 40.000 riservisti per organizzare l’ennesima offensiva militare, dal nome “Bordo Protettivo”. Tutto ciò, nonostante nessuna fazione palestinese abbia rivendicato la responsabilità del sequestro, neppure Hamas.
Poco importa a Israele e alla comunità internazionale che oggi li piange se, a distanza di qualche giorno, sei estremisti israeliani abbiano sequestrato e bruciato vivo Mohammed Abu Khdeir, ragazzo palestinese di 16 anni. Poco importa che questi ragazzi israeliani vivessero in colonie dichiarate illegali dal diritto internazionale, costruite su terra unilateralmente espropriata ai palestinesi dallo Stato israeliano.
Poco importa se tra il 12 e il 30 giugno, l’esercito israeliano ha affiancato a quotidiane perquisizioni, incursioni, arresti (tra i quali tutti i prigionieri in precedenza rilasciati nello scambio col militare israeliano Gilad Shalit, liberato nel 2011 in seguito ad un accordo con Hamas), distruzioni di case e confische di materiali, anche attacchi aerei con vittime civili sia in Cisgiordania sia, con attacchi aerei, a Gaza, senza risparmiare università, scuole e presidi medici (le Università di Birzeit, di Jenin e di Abu Dis, il Centro medico di Betlemme, ecc.). Bombardamenti e minacce di invasione che proseguono dall’8 luglio, data di inizio dell’ultima operazione militare sulla striscia di Gaza: l’esercito israeliano ha dichiarato di aver realizzato molti più attacchi aerei in sole 36 ore di questa operazione che in tutta la precedente operazione “Colonna di difesa” del 2012, quasi fosse un vanto.

Ma nella Palestina occupata c’è una terribile disparità nel valore della vita agli occhi dello Stato sionista e del mondo, dove la vita di un palestinese è di scarso valore mentre quella di un israeliano è sacrosanta. E già, noi sappiamo ormai da tempo che i morti non sono e non possono essere tutti uguali. Chi muore nel tentativo di difendere la propria terra dall’invasore non può essere paragonato a chi muore nel tentativo di occuparla. Questa discrezionalità, questa supremazia è alla base del principio fondante dello Stato di Israele e regola ogni aspetto della vita dei palestinesi, dall’istruzione all’acqua, dall’accesso alla sanità alla libera circolazione.

Ciò che ci preoccupa è che la violenza, che lo Stato di Israele riserverà a tutti i palestinesi nei prossimi giorni, sarà ancora una volta fatta passare come una risposta legittima ammantata di senso eroico, come se la stessa resistenza palestinese non fosse una risposta legittimata dall’oppressione di Israele.
Il governo e la Regione Puglia continuano ad avere rapporti economici con lo stesso governo che legittima e promuove queste pratiche che oscillano tra l’apartheid e i crimini di guerra. Per questo invitiamo le istituzioni a boicottare i rapporti commerciali e a imporre sanzioni ad Israele, e i cittadini a boicottare i prodotti “made in Israele”, riconoscibili dalle tre cifre iniziali 729 nel codice a barre.
Il silenzio è complicità, e noi, che come circolo abbiamo scelto di chiamarci “Palestina Libera”, vogliamo denunciare la pulizia etnica che ogni giorno viene portata avanti da Israele nei confronti del popolo palestinese.

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA – SINISTRA EUROPEA


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