il vero nodo nascosto della crisi di Azzollini

Di   08/07/2012

Venerdì scorso in Consiglio Comunale a Molfetta abbiamo registrato un altro segnale di debolezza della maggioranza di centrodestra che guida la città.
Il punto all’ordine del giorno relativo alla conferma degli organi collegiali indispensabili è stato approvato soltanto grazie alla presenza dell’opposizione che non ha fatto mancare il numero legale della seduta, essendo rimasta la maggioranza con soli 15 consiglieri anziché i 16 previsti.
Alcuni consiglieri legati al vicesindaco Uva erano assenti, non sappiamo ancora se per motivi personali o politici fondati, dal momento che a nostra richiesta formale in Consiglio – se Molfetta avesse ancora un vicesindaco e assessore all’Urbanistica – è stato risposto che non vi sono agli atti dimissioni alcune.
Quindi il dato politico è che, al di là di imprecise notizie stampa sulle dimissioni, vi è uno scontro interno alla maggioranza che ruota attorno all’approvazione del bilancio preventivo 2012 che il 2 luglio in Giunta ha registrato le assenze ufficiali degli assessori Uva e Magarelli.
Azzollini teme la discussione su questo bilancio perché è l’occasione in cui tutti i nodi possono venire al pettine e gli equilibri saltare. È stato ritardato per settimane a seguito di frizioni interne alla maggioranza e difficoltà tecnico-contabili nella sua redazione.
Ebbene, far mancare l’altro ieri il numero legale non avrebbe comportato la caduta del Sindaco Azzollini, come erroneamente fatto intendere nelle cronache, e il conseguente commissariamento, tutt’altro! Anche i bambini sanno che il Comune viene commissariato in caso di mancata approvazione del bilancio preventivo o nel caso in cui 16 consiglieri sfiducino il sindaco.
Mancando il numero legale venerdì scorso non si sarebbero approvati gli organi collegiali indispensabili per il funzionamento dell’attività istituzionale, tra cui ad esempio le commissioni consiliari permanenti che per legge devono dare un parere preventivo obbligatorio prima che il bilancio arrivi in Consiglio Comunale. E quindi non approvare queste commissioni avrebbe significato riconvocare il consiglio per riapprovarle e ritardare ulteriormente la discussione sul bilancio su cui vi sono tensioni.
In parole povere dare più tempo al Sindaco per ricompattare i suoi sull’unico argomento in cui, nel caso di mancanza di numero legale, il Sindaco deve dimettersi veramente e andare a casa facendo posto al Commissario; veramente e non per gioco.

PRC Molfetta

Se l’Amministrazione teme come la morte questo bilancio, poiché la discussione interna alla maggioranza si è bloccata su questo argomento, è ovvio che nessuna opposizione razionale dovrebbe ritardare il momento di affrontare il bilancio.

Le contraddizioni in seno all’amministrazione Azzollini vanno fatte esplodere, non certo ritardate e solo nella discussione quanto prima del bilancio sapremo se i mal di pancia di alcuni assessori e consiglieri significheranno la fine dell’era Azzollini o saranno stati solo posizionamenti per ricontrattare il “prezzo” all’interno della maggioranza, come insegna l’episodio delle false dimissioni di Uva.

Rifondazione Comunista Molfetta


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