Difendiamo il tempo pieno nella scuola primaria

In attuazione della Legge n. 133 del 2008, che ha imposto interventi e misure volti ad incrementare gradualmente di un punto, nell’arco del triennio 2009-11, il rapporto docenti/alunni, in barba alla qualità dell’insegnamento, per la Puglia si prevede l’anno prossimo una riduzione di 1.878 posti di lavoro.
All’interno di questa politica di compressione dei costi e di tagli indiscriminati voluti dal Governo Berlusconi-Tremonti-Gelmini, per quanto riguarda il tempo pieno nella scuola primaria, l’Ufficio scolastico regionale e provinciale ha chiesto alle scuole, ai fini del calcolo dell’organico di diritto – insieme agli altri documenti da allegare – anche la Delibera degli organi comunali competenti di assunzione degli oneri di spesa aggiuntiva per il funzionamento della mensa.
Ora, ci risulta che il nostro Comune non si è mai impegnato ad assumersi l’onere della spesa per il funzionamento della mensa anche per la scuola primaria (come fa, invece, per la scuola dell’infanzia), per cui quest’anno rischiano di perdersi tra le 15 e le 20 unità lavorative nel tempo pieno, con grave danno non solo per i lavoratori e le lavoratrici “perdenti posto” ma anche per le famiglie che avevano deciso di optare per il tempo pieno.
Inutile sottolineare che la perdita di classi di tempo pieno sarebbe un danno anche per le istituzioni scolastiche cittadine e per l’intera comunità.
Per questo chiediamo all’Assessore alla Socialità e a tutta l’Amministrazione di farsi carico del problema per arrivare quanto prima a una soluzione, impegnando quanto prima le risorse necessarie e convocando quanto prima, in tempi brevi, il Consiglio comunale per l’approvazione degli atti necessari a mantenere in piedi tutte le classi di tempo pieno nelle scuole primarie di Molfetta.