Lettera aperta per la ricerca comune di una cura ai mali che affliggono la nostra città

Di   22/01/2021

Lettera aperta per la ricerca comune di una cura ai mali che affliggono la nostra città.

La situazione politico-amministrativa della città è grave. L’interminabile tarantella della “verifica amministrativa” all’interno dell’amministrazione comunale guidata da Tommaso Minervini, le fughe di notizie su presunti nuovi assessori e su vecchi assessori dimissionari che sebbene indagati continuano a comportarsi come se lo fossero ancora, la megalomania del sindaco che sebbene indagato continua a fare finta di niente, consiglieri regionali che comandano a palazzo come se fossero loro i sindaci, consiglieri di maggioranza delegati dal sindaco a occuparsi dell’emergenza Covid quando c’è invece già un assessore preposto, cantieri di lavori pubblici che partono, si bloccano, ripartono e bruciano centinaia di migliaia di risorse pubbliche e attraverso mutui ipotecano il futuro della città, una città sempre più sporca e inattraversabile per merito della guida inadeguata delle nostre aziende pubbliche comunali (Asm e Multiservizi).
Ci sono questi e altri sintomi a certificare lo stato di degrado in cui versano l’amministrazione comunale, una esperienza politica mostruosa – quella messa in piedi da Tommaso Minervini, Saverio Tammacco e Partito democratico – che oramai dimostra di essere logorata perché quando le alleanze si tengono insieme in vista di una poltrona come quella di consigliere regionale e solo per interessi, le unioni prima o poi traballano come sta avvenendo da settimane a questa parte.
Noi che siamo sempre stati come sinistra all’opposizione di questo indigeribile e fumoso progetto amministrativo crediamo che oggi non si possa andare oltre, sarebbe più dignitoso per tutti coloro che ricoprono incarichi di sindaco e assessori rassegnare le dimissioni e restituire la parola ai cittadini. Ma dal momento che anche un’indagine della magistratura non è servita a far riflettere Minervini, Tammacco e il Partito democratico sul da farsi, ebbene allora riteniamo che sia arrivato il momento.
Il momento di assumere decisioni difficili e per questo importanti, di assumersi la responsabilità come principale gruppo politico di opposizione di favorire la nascita di un’alternativa a questo insopportabile stato di cose. Lo sappiamo che non è facile in questo momento storico in cui le difficoltà della politica e dell’organizzare le cose è ancor più complicata. Ma ciononostante dobbiamo.
Per questo ci rivolgiamo a tutte le forze che coerentemente, pur nelle differenze, in questi anni sono state fieramente alternative al pateracchio amministrativo guidato da Minervini, Tammacco e Partito democratico. Ci rivolgiamo a Sinistra italiana e Area Pubblica-Linea diritta, alle forze cattoliche e a quelle uliviste di Senso Civico, al Movimento 5 Stelle locale e alla Forza della Puglia perché insieme si possa stabilire un patto politico e un programma amministrativo di alternativa a questa sciagurata amministrazione comunale.
E ci rivolgiamo direttamente a Felice Spaccavento, cosa per noi inusuale che siamo abituati da sempre a parlare da gruppo politico ad altri gruppi politici, ci rivolgiamo a lui che cimentandosi in una competizione elettorale ha dimostrato di essere una risorsa importante senza investiture dall’alto o per volere divino. Ci rivolgiamo a lui nella speranza che possa, sappia e voglia interpretare il ruolo di coordinatore di tutte queste forze alternative e diverse per farne una squadra capace di invertire il trend negativo di Molfetta.
Auspichiamo che Felice Spaccavento non immagini il suo ruolo come leader incontrastato bensì come guida autorevole di risorse politiche che hanno una storia e percorsi differenti, mettendo a frutto e a sistema tali risorse come un professionista serio sa fare quando lavora in team.
Ecco, a lui vogliamo rivolgere oggi – in questo momento buio della storia di Molfetta – questo invito confidando nella sua intelligenza politica e nella sua dirittura. Siamo convinti che anche lui non possa immaginare un’alternativa a Tommaso Minervini, Saverio Tammacco e Partito democratico, prestandosi a operazioni trasformistiche in cui imbarcare gruppi e soggetti politici che oggi sono con Tommaso Minervini, Saverio Tammacco o sono il Partito democratico stesso.
E siamo anche convinti che lui conosca quello che siamo e da dove veniamo, che offriamo come sempre lealtà politica in un patto, mettiamo a disposizione la nostra esperienza, le nostre conoscenze e la nostre proposte sul piano politico e amministrativo. Così come quando siamo in coalizione garantiamo leale correttezza nei confronti del programma e non la cieca fedeltà a una persona.
Per cui, se il momento è buio e bisogna osare l’alternativa con un progetto politico-amministrativo locale, diamoci da fare, ferme restando le diversità rispetto al livello nazionale e regionale, dove per esempio non è un mistero che la nostra opposizione al presidente Emiliano rimane e rimarrà, a partire dalla fallimentare gestione del sistema sanitario regionale.
Ma siccome crediamo che non ci si debba preparare certo a Molfetta per elezioni nazionali e regionali bensì prioritariamente per un’alternativa a Tommaso Minervini, Saverio Tammacco e Partito democratico, allora siamo pronti a metterci a disposizione come sempre abbiamo fatto, senza imporre nomi, senza porre veti ma pretendendo solo coerenza, rifiuto del trasformismo e lavoro collettivo per un programma amministrativo che affronti i problemi ereditati dalla disastrosa gestione Minervini-Tammacco-Partito democratico.

Immagine tratta da molfettalive.it


Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.