SOGNI PERICOLOSI
Quando non si sa o non si vogliono risolvere problemi come la viabilità, la pulizia, il decoro in piazza Paradiso e dintorni, allora la cosa più semplice è rispolverare soluzioni del passato in un mondo però totalmente cambiato, con esiti disastrosi. È il caso della proposta di riposizionare una piazza mercato in piazza Paradiso e nelle zone limitrofe.
Negli anni ’70 e ’80 la piazza mercato fungeva da volano per il piccolo commercio di tutta la zona con un offerta che si rivolgeva a tutta la città.
Dal punto di vista commerciale si tratta di un’altra era geologica: la grande distribuzione non era ancora approdata in città, il modo di fare la spesa era ancora giornaliero, non settimanale come ora, la città non era ancora così estesa. È quasi surreale pensare che la piazza mercato in piazza Paradiso o via Annunziata o piazza Immacolata possa intercettare flussi diretti verso la zona commerciale o competere con i supermercati cittadini.
Se poi pensiamo ai residenti, la quasi totalità delle tipologie tipiche di una piazza mercato sono già presenti nel quartiere, peraltro a poca distanza uno dall’altro (macelleria, salumeria, frutteria, abbigliamento).
Continuare a considerare il quartiere come una ex zona commerciale da rivitalizzare è un errore non solo politico ma anche economico che rischia di lasciare spazi immensi alla microcriminalità e al bullismo.
Pensare di rimettere indietro di 30 anni l’orologio della storia, ritornando a una piazza mercato dove i quartieri per viabilità e struttura non lo consentono e ignorare altre zone o altre strutture da tempo abbandonate (ad es. ex mercato ortofrutticolo) è illogico.
Lanciare proposte astruse solo perché qualche assessore avverte il bisogno di fare qualcosa è pericoloso.
Consigliamo di tornare alla realtà invece di sognare il ritorno a un mondo “variegato” che per fortuna in piazza Paradiso non c’è più.