La Sinistra che siamo. E quella per cui lottiamo. Ogni giorno

Di   09/06/2015

Il risultato dell’Altra Puglia a Molfetta – 4,79% e le preferenze per Mario Abbattista (880 in città, per un totale di 1092 nella circoscizione di Bari) – conferma l’esistenza radicata e non occasionale di un’altra sinistra in città. Quella che mette al centro della propria azione i lavoratori e le lavoratrici, le loro difficoltà quotidiane e la loro voglia di dignità, la partecipazione quotidiana e l’ascolto.
È questa la sinistra che vogliamo rafforzare in città, in Italia e in Puglia, non quella subalterna al Pd che con Emiliano stravince le elezioni e sperimenta una variante del “renzismo” in salsa meridionale con una coalizione di centrodestrasinistra.
Non possiamo, d’altronde, nascondere l’insuccesso pesante a livello regionale dell’Altra Puglia. Un’esperienza che paga il prezzo dell’attendismo. Prima si è atteso l’esito delle primarie, poi cosa avrebbe fatto la sinistra Pd, poi cosa poteva succedere in Sel… infine a metà aprile si è deciso di scendere in campo. Non è casuale che poi reggano alla prova del voto solo quelle realtà territoriali consolidate da anni, a riprova che il lavoro militante permanente ripaga gli sforzi.
Da qui bisogna ripartire, necessariamente. Lo diciamo a quanti oggi immaginano fantastiche aggregazioni a sinistra, evocando esperienze straniere come Syriza, che invece si sono costruite negli anni con pazienza e sacrifici, senza fare i conti con il disastro pugliese.
Un disastro pugliese che coinvolge non solo l’Altra Puglia ma tutti quelli che avevano scommesso sulla “primavera pugliese” per ricreare una nuova grande sinistra e favorire la partecipazione di massa. Il calo dell’affluenza elettorale – impressionante nella nostra città – la dice lunga sull’eredità negativa del vendolismo, un calo per nulla compensato da altre proposte, come il Movimento 5 Stelle, che si presentano come nuova politica ma da alcuni anni ormai sono interne al gioco politico senza produrre granché.
Nel giro di dieci anni il laboratorio della “Puglia migliore” ha partorito Emiliano e prodotto la morte di una sinistra politica autonoma. Da questa evidenza pensiamo che si debba ripartire. È una grande operazione di bonifica quella che ci aspetta, dalle illusioni e delusioni leaderistiche di questi anni.
Ci tocca costruire legami e relazioni organizzative con il mondo del lavoro, il paese reale, non quello dei comunicatori politici di professione. Milioni di lavoratori dipendenti e tanti lavoratori autonomi che non possono essere lasciati a un Matteo qualsiasi, che sia Renzi o Salvini.

Per questo serve un’altra sinistra, senza paura ed esitazioni.
Anche a Molfetta continueremo a rafforzare questa presenza, anche avvalendoci della partecipazione all’esperienza di cambiamento iniziata nel 2013, per nulla interessati agli equilibri delle rappresentanze istituzionali ma senza fare sconti d’ora in avanti sull’attuazione del programma, sulle scelte di merito e sui problemi che vanno affrontati e risolti, nel rispetto della pluralità di una coalizione sempre più diversa dal quadro nazionale e regionale.
Su questi temi, il Comitato cittadino de L’Altra Puglia e Rifondazione Comunista invitano cittadine e cittadini, militanti e simpatizzanti, elettori ed elettrici a una assemblea pubblica che si terà presso la Casa della sinistra in piazza Paradiso 20, mercoledì 10 giugno alle ore 19 per discutere quanto avvenuto in queste ultime elezioni regionali e organizzare le prossime iniziative.


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