Riflessioni sulla depurazione e la nostra costa

Di   27/08/2014

Si apprende da notizie di stampa che nelle ultime settimane è cresciuto notevolmente il lavoro di interrogazione degli organismi competenti da parte di qualche consigliere regionale circa i disagi e la preoccupazione dei cittadini e degli operatori turistici nei confronti delle condizioni di balneabilità dei nostri mari, peggiorate a seguito sia del cattivo funzionamento dei depuratori sia dell’odioso e noto fenomeno degli scarichi abusivi.
Rincresce che nessuna di queste interrogazioni riguardi la situazione del mare antistante la nostra Molfetta.
Eppure, Molfetta è ben rappresentata in Regione da un consigliere di centrodestra all’opposizione del centrosinistra di Vendola e un assessore nella giunta regionale di quest’ultimo.
Eppure, anche a queste latitudini solo un anno fa, e precisamente nel luglio 2013, il depuratore è stato sottoposto a sequestro dalla magistratura. Un sequestro che è stata la fotografia perfetta sia della mala gestione da parte di privati, a cui era stato affidato, dalle amministrazioni di centro destra, il compito di gestire il depuratore, società privata poi dichiarata in fallimento, sia dell’incapacità e inadeguatezza amministrativa degli organi tecnici comunali (gli stessi dirigenti comunali che poi hanno avanzato richieste legali di rimborsi milionari al Comune di Molfetta, per la serie oltre il danno la beffa). Dopo il sequestro poi, la gestione è passata nelle mani delle società di Acquedotto Pugliese.
Eppure, poco meno di un mese fa il sindaco di Molfetta Paola Natalicchio ha richiamato l’attenzione di Procura e Capitaneria di Porto circa gli “scarichi anomali di provenienza industriale” che giungono al depuratore. Per non dire poi di tutte le volte in cui le analisi periodiche dei tecnici preposti rivelano concentrazioni batteriche oltre norma e dei disagi provocati dalle fioriture dell’alga tossicaOstreopsis ovata”, che guarda caso, interessa quelle coste dell’Adriatico e del Tirreno dove la qualità della depurazione è scadente e gli scarichi abusivi non sono sanzionati e impediti.
Vorremmo capire se anche il caso della depurazione a Molfetta merita una “Commissione mista paritetica tra la Regione Puglia, gli Enti locali coinvolti e le associazioni ambientaliste maggiormente rappresentative dei Comuni interessati” o se il peso politico della nostra cittadinanza è poca cosa rispetto a quello dei cittadini e degli operatori turistici di altre zone costiere della Puglia.
Inoltre, chiediamo se non sia arrivato il momento che a Molfetta e in tutti i comuni costieri pugliesi con evidenti problemi di cattiva depurazione e scarichi abusivi, venga istituito il LAM Laboratorio Ambientale Mobile della Capitaneria di Porto Guardia Costiera per permettere l’accertamento di possibili violazioni che possano causare danni o situazioni di pericolo per l’ambiente marino e costiero, competenza assegnata dal D. Lgs. 152/2006.
La bella stagione volge al termine. Si spera che per l’anno prossimo si possa scrivere un’altra storia.

PRC Molfetta

PRC Molfetta

Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea – circolo di Molfetta “Palestina libera


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