Rifondazione Comunista sostiene la lotta e lo sciopero dei lavoratori dell’USB di Molfetta

Di   21/06/2014

 

PRC Molfetta

PRC Molfetta

La “riforma” della Pubblica Amministrazione presentata dal governo Renzi non ha niente a che vedere con un progetto di riqualificazione e rilancio della pubblica amministrazione, continua infatti con la logica della riduzione del perimetro pubblico, del taglio di servizi e diritti dei cittadini.

Non si affronta in nessun modo la necessità di stabilizzare i quasi 300.000 precari (di cui oltre 80.000 con contratti in scadenza) che garantiscono servizi essenziali a fronte del taglio di 250.000 posti di lavoro negli ultimi 5 anni, in una pubblica amministrazione che è tra le più sottodimensionate d’Europa.

Demansionamento e mobilità obbligatoria entro 50 km sono le soluzioni per tutte le lavoratrici e i lavoratori che a seguito dei tagli e degli accorpamenti previsti, saranno dichiarati in esubero.

Si ampliano i dirigenti esterni a chiamata a scapito di chi entra attraverso concorso pubblico. Si tagliano del 50% i permessi sindacali, compresi quelli delle RSU. Il tutto mentre prosegue il blocco della contrattazione.

L’intento è chiaro: fare in modo che il settore pubblico non possa funzionare al meglio, per poter millantare la maggior efficienza del privato e quindi la necessità di privatizzazioni. Lavoratori poco motivati e malpagati producono servizi pubblici poco efficienti.

Questa è anche la situazione degli ausiliari della sosta, da più di dieci anni in attesa del full time, di un contratto che rispecchi le mansioni effettivamente svolte e iniziative che valorizzino lo svolgimento del servizio e le competenze acquisite negli anni.

Per questi motivi Rifondazione Comunista, da sempre vicina alla vertenza degli ausiliari della sosta, esprime anche in questa occasione massimo sostegno allo sciopero del pubblico impiego indetto dall’Unione Sindacale di Base.

 


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