Alleanza per l’uguaglianza

Di   11/12/2013

Testo del volantino distribuito mercoledì sera ai commercianti di Corso Umberto e ai cittadini che passeggiavano.

manifesto forconi A4_01Dal 2008 in Italia, e non solo, c’è una crisi terribile. Chi sono i colpevoli?
Lo strapotere della grande impresa, l’Unione europea, il Mercato senza regole sono i colpevoli con l’appoggio di quasi tutti: da Forza Italia al Pdl, dalla Lega all’Udc e infine il Pd, non a caso hanno governato e governano insieme nel governo delle larghe intese. Sono state distrutte la scuola e la sanità pubbliche, sono stati attaccati i diritti dei lavoratori le pensioni e sono aumentate le disuguaglianze.
Oggi in Italia il 10% possiede il 50% della ricchezza: è questa la causa della crisi.
Oggi più di uno piange lacrime di coccodrillo e chiede allo Stato di intervenire dopo che per anni si è arricchito grazie all’egoismo e alle disuguaglianze sfruttando lavoratori italiani e immigrati.
E non serve qualche comico a 5 Stelle che spara a zero sui politici e intanto parla a vanvera come i tanti parlamentari inutili che ha conquistato nelle ultime elezioni. E non serve qualcuno che oggi imbraccia un forcone dopo che per anni ha votato la destra e si è affidato alle promesse di quel pagliaccio di Berlusconi e oggi vuole apparire innocente.
NON SIAMO TUTTI UGUALI.
In questi anni quando ci battevamo per strada per la difesa dell’art. 18, contro la riforma delle pensioni, per una tassa patrimoniale sulle grande ricchezze, per la nazionalizzazione delle banche, per l’intervento pubblico in economia, per un salario minimo garantito, per un tetto agli stipendi di parlamentari, grandi manager e dirigenti pubblici e privati, ci dicevano che eravamo comunisti rimasti nel passato. Siamo fuori dal Parlamento ma oggi finalmente qualcuno inizia a rendersi conto che serve tutto quello che avevamo detto.
Che cosa serve?
Per questo oggi più che mai siamo convinti della necessità di redistribuire la ricchezza, di prendere i soldi dove ci sono (grandi capitalisti, banche, assicurazioni, patrimoni milionari) perché altrimenti continueranno a esserci disuguaglianze e l’economia non tornerà a girare a partire dal piccolo commercio cittadino.

Per questo sosteniamo tutti i lavoratori e commercianti molfettesi che non vogliono accettare l’imposizione dello sciopero e della chiusura anticipata dei loro negozi da parte di sconosciuti che oggi si svegliano e vogliono giocare alla rivoluzione.
Ci dicessero prima chi sono e dove sono stati in questi anni…
Per questo chiediamo un cambio di politica economica invece delle chiacchiere da bar.
Per questo è necessaria una nuova alleanza per l’uguaglianza sociale in Italia tra lavoratori italiani e immigrati, tra lavoratori dipendenti e piccoli commercianti, tra pensionati e giovani precari.

E’ questa la nostra risposta a chi vuole seminare odio e divisioni. La lotta vera è una ed è contro chi ci vuole divisi in nome dell’egoismo. Per la giustizia sociale ed economica.

Partito della Rifondazione Comunista – Molfetta


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