L’Azienda Servizi Municipalizzati (Asm) che si occupa di rifiuti e igiene urbana ha fatto registrare ininterrottamente dal 2006 al 2012, era azzolliniana, perdite nei bilanci per un totale di 2.500.000 €. La città ha il diritto di sapere che in questi anni l’assenza di trasparenza e il clientelismo della destra hanno affossato l’azienda: azzerando i fondi straordinari di riserva, ritardando i pagamenti di fornitori e dipendenti, lasciando a metà investimenti come quello dell’ex discarica di Coda di Volpe ma soprattutto mortificando le competenze e il morale del personale dipendente.
Da una prima ricognizione dello stato economico dell’Asm, sotto la nuova gestione, emerge il quadro di un’azienda sull’orlo del fallimento:
- 600.000 € di passivo nel 2012;
- un contributo comunale inadeguato tenuto basso per anni a poco più di 8.000.000 €;
- un numero di dipendenti insufficiente rispetto all’estensione della città urbanizzata;
- pagamenti dei fornitori fermi da svariati mesi;
- percentuale della raccolta differenziata intorno al 30%, rispetto al minimo di legge del 40%, con il conseguente aumento dell’ecotassa dal 1° gennaio 2014;
- incertezza sui lavori dell’impianto di compostaggio per via della vicenda giudiziaria relativa ai finanziamenti del porto e con una gara d’appalto svolta con le stesse modalità di quella sul porto.
Sono questi i frutti avvelenati delle fallimentari gestioni di Azzollini, e dei suoi tanti presidenti.
Per questo serve innanzitutto invertire la tendenza del passato: se vogliamo una città più pulita servono nuovi investimenti e l’aumento del contributo comunale al servizio svolto dall’Asm dopo anni di scellerato e mancato adeguamento. Ma serve anche, ed è quello che si sta facendo, rimotivare il personale dell’Asm affinché anche grazie alla collaborazione e alle buone pratiche della cittadinanza e dei comitati di quartiere si possano trovare le soluzioni migliori ai problemi quotidiani.
Si sta già procedendo con la nuova gestione a ristabilire la normalità:
- rivedendo i contratti d’appalto con i privati in senso favorevole all’Asm;
- rafforzando la raccolta differenziata nelle zone artigianale e industriale
- ritornando alle procedure di evidenza pubblica per l’affidamento di servizi e commesse
A breve partiranno:
- l’ordinanza per il divieto delle cassettine esterne ai condomini per i volantini e il materiale pubblicitario che sporcano le strade cittadine;
- l’estensione dello spazzamento meccanico delle strade nei nuovi quartieri con giorni alterni per il parcheggio;
- l’introduzione di incentivi economici per i cittadini che conferiscono rifiuti differenziati presso l’isola ecologica di via Cozzoli (sottovia di viale XXV aprile).
Ma ciò per cui ci battiamo e ci batteremo sempre è la scelta straordinaria di investire nuovamente sull’Asm per riportare Molfetta all’avanguardia sul territorio regionale per una corretta e sostenibile politica e cultura di igiene urbana e rispetto dell’ambiente, attraverso la raccolta differenziata, la riduzione della produzione dei rifiuti, il ricorso al riutilizzo e al riciclo, la riduzione dei consumi di energia. Solo così l’azienda potrà tornare a produrre nuova ricchezza e non essere più una palla al piede per la città e il Comune, rimediando giorno dopo giorno, faticosamente, ad anni di malagestione.