4 anni inutili e dannosi

Di   23/03/2012

La bocciatura del 15 febbraio scorso dinanzi al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche del sindaco Azzollini che aveva impugnato cocciutamente le perimetrazioni dell’Autorità di Bacino a tutela del territorio comunale è il simbolo di un fallimento urbanistico con pesanti conseguenze:

  • i soci delle cooperative edilizie continueranno ad aspettare ancora la loro casa (mentre continuano a pagare un affitto);
  • possibili ricorsi a spese del Comune (e delle tasche dei cittadini) da parte dei proprietari dei suoli nella zona della terza espansione della Zona Artigianale per l’aumento del valore delle aree fabbricabili negli anni dal 2008 al 2011;
  • danni per gli investimenti di decine di imprenditori incautamente tranquillizzati dalle promesse baldanzose del sindaco sulla realizzazione della terza Zona Artigianale;
  • bocciatura di fatto dell’adeguamento del Piano Regolatore Generale Comunale (PRGC) al Piano Urbanistico Territoriale Tematico (PUTT), del Piano dell’agro e del Progetto di imboschimento in Lama Cupa.

Anni di lavoro dei dipendenti comunali vanificati dall’incapacità arrogante della Giunta Azzollini. Progetti di pianificazione e ricorsi giudiziari costati ai cittadini centinaia e centinaia di miglia di euro buttati al vento in spese legali, consulenze per tecnici esterni di parte e svariati incarichi esterni di progettazione. Il tutto mentre le strade di Molfetta sono un colabrodo e non si completano le urbanizzazioni nelle zone di espansione dietro l’Ospedale nonostante ripetuti annunci e i lavori del porto si protraggono senza fine, anzi con il pagamento di una prima penale per i ritardi di 7.800.000 €.

Questi sono i frutti avvelenati delle “Mani sulla città” scoperte nell’estate scorsa dalla magistratura. In un paese normale queste persone avrebbero la decenza di farsi da parte ma noi, non contando molto sul loro buon costume istituzionale, garantiamo di continuare il nostro impegno affinché invece di cementificare, la buona politica si prenda cura del territorio senza sfregiarlo.

Agli uomini e alle donne di buona volontà, al mondo della cultura e ai settori sani e in sofferenza dell’economia della città chiediamo di scendere in campo per costruire un’alternativa senza trasformismi e clientele e cambiare radicalmente Molfetta.

Partito della Rifondazione Comunista – Molfetta


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