Cinque proposte per un piano di commercio alternativo a Molfetta

Di   10/10/2010

CINQUE PROPOSTE PER UN PIANO DI COMMERCIO ALTERNATIVO
per il decoro, l’igiene e la sicurezza della città di Molfetta

a cura di: Partito della Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra,
Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà

GLI ULTIMI ANNI

Negli ultimi due anni la diffusione di postazioni di ortofrutta e l’invasione di strade, marciapiedi e aree pubbliche, in modo disordinato e senza il minimo rispetto delle condizioni igieniche, ha procurato parecchi problemi alla città.
Ciò contribuisce al degrado della città e al decadimento del già modesto arredo urbano, inoltre danneggia gli operatori commerciali che sostengono spese per mantenere locali, pulizia e decoro. Altro che libera e leale concorrenza…
L’amministrazione Azzollini finora non ha affrontato il problema, anzi utilizzando strumentalmente il bisogno di integrazione sociale di soggetti che hanno avuto problemi con la giustizia, ha permesso che spazi pubblici venissero di fatto privatizzati.
Bisogna offrire occasioni di lavoro a chi vuole reinserirsi ma non a scapito delle regole di civile convivenza. Deve cessare il paradosso molfettese dell’“ambulante a posto fisso”.

LA PROPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE

Dopo ripetute richieste da parte del centrosinistra, operazioni dei Carabinieri e minacce alla Polizia Municipale, lunedì prossimo alle ore 17 si discuterà in Consiglio comunale la bozza del nuovo Piano di commercio su aree pubbliche.
La proposta dell’Amministrazione è una vera e propria sanatoria delle attuali postazioni “ambulanti fisse” sotto l’etichetta molto discutibile di “mercato diffuso” che non migliorerà affatto le condizioni di viabilità, igieniche e sanitarie. Si parla di chioschi da installare ma non si dice se a carico del Comune (quindi nostro…) o degli operatori.
Questo “mercato diffuso” lascerebbe tutto com’è, senza regole e difficile da controllare per una Polizia Municipale sotto organico.
Noi vogliamo eliminare questa ipocrita farsa dell’ambulante a posto fisso: o l’ambulante gira di ora in ora in posti diversi (autorizzazione di tipo B) oppure va sistemato in un’area mercatale attrezzata e predisposta dal Comune con più posteggi fissi a concessione decennale (autorizzazione di tipo A) (ai sensi del Dlgs 114/1998 e Legge Regionale 18/2001).
Non c’è logica azzolliniana che tenga, una sola postazione non costituisce un’area mercatale.

LE NOSTRE PROPOSTE

È necessario ripensare i presupposti del commercio ambulante per procedere a una sistematica riorganizzazione. Queste le nostre linee-guida:
1.Individuare e attrezzare aree mercatali di media concentrazione (4-5 operatori per area) garantendo il rispetto delle norme igieniche a garanzia dei cittadini-consumatori.
2.Individuare tali aree nelle nuove zone di espansione senza sovraccaricare le zone del centro e dando la precedenza ai rioni non ancora coperti da operatori in locali privati.
3.Ampliare le aree mercatali già esistenti ad es. Piazzetta 167, Piazza Gramsci, Ex-Mattatoio comunale, assegnando posteggi liberi.
4.Recuperare superfici e strutture già esistenti come ad es. nella zona di Ponente della città (dove più si affollano le postazioni ambulanti) l’area dismessa del vecchio mercato ortofrutticolo all’ingrosso presso la Chiesa S. Giuseppe per farne anche un parco urbano.
5.Regolamentare le aree di esposizione consentite oltre che quelle di vendita.

Perchè gli operatori ambulanti, invece di farsi raggirare, non chiedono al Sindaco che ne pensa di queste soluzioni alternative che concilierebbero le esigenze di una categoria con l’interesse generale?
Le nostre proposte danno risposte responsabili e fattibili, quelle risposte che le Istituzioni sono tenute a dare per evitare degenerazioni ulteriori.
Da anni lo diciamo ma il Sindaco fa finta di non ascoltare e preferisce organizzare conferenze stampa dal sapore elettorale, mentre la mancata razionalizzazione e controllo delle attività commerciali “ambulanti” rischia di innescare fenomeni che nulla hanno a che vedere con la civile convivenza, oltre ad offrire l’immagine di una città senza controllo e senza rispetto delle regole.

Nella sezione download trovate il file pdf da scaricare.


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