Molfetta terra di conquista…

Di   26/09/2010

…per imprenditori “ambiziosi”. E’ questa la sensazione che ci coglie nel leggere l’articolo: Il «reuccio» dei rifiuti sbarca a Molfetta con una maxi fonderia Di seguito alcuni passaggi:

un business plan targato gruppo Maio, la holding abruzzese operante nel settore dello smaltimento dei rifiuti e recentemente al centro di qualche «imprevisto» giudiziario. […]

Richiedente è la «Bleu srl», società che fa parte di una galassia di aziende controllate e controllanti, riconducibili anche ad imprenditori pugliesi con i quali esiste un rapporto d’affari, per lo meno come partecipazioni societarie. Tra questi, c’è l’altamurano Carlo Columella, patron della Tradeco. Columella, precisiamo, allo stato non figura direttamente nella compagine societaria della Bleu srl, ma lo era indirettamente fino a due anni fa prima che il pacchetto di quote passasse dalla «Bleu spa» (di cui fa parte la Tradeco) alla «S. Croce spa». […]

L’imprenditore che ha fatto richiesta, come detto, è Franco Maio, presidente del Lanciano calcio, ma anche gestore – attraverso la Bleu srl – della discarica di Canosa in contrada Tufarelle e di una serie di attività che spaziano dal riciclaggio di rifiuti speciali alle discariche. Maio, nel luglio scorso, è stato coinvolto nell’inchiesta «Ragnatela» della Dda di Napoli sul traffico di rifiuti dalla Campania. Una posizione marginale, quella dell’imprenditore di Lanciano (raggiunto da un provvedimento di obbligo di dimora revocato pochi giorni dopo) visto che si parla di un quantitativo di rifiuti speciali ritenuti irregolari pari a più dello 0,2% del totale dei rifiuti ricevuti dalla discarica di Canosa. Allo stato, comunque, Maio è ancora indagato nell’ambito di quell’inchiesta.

Maio è stato altresì condannato ad aprile a un anno e quattro mesi di reclusione (pena sospesa) per evasione fiscale della «Virtus Lanciano», relativamente a fatture e operazioni indicanti dichiarazioni fiscali come passivi fittizi negli anni 2002, 2004 e 2005. Secondo l’accusa nel 2002 sarebbero state evase l’Iva per oltre un milione e 600mila euro, l’Irpeg per quasi un milione e 400mila euro, e l’Irap per circa 170mila euro. A fine giugno, la Finanza ha scoperto un presunto giro di fatture false, per 1,6 milioni di euro, della «Maio Guglielmo srl», di Guglielmo Maio, figlio di Francesco. Gli addebiti si riferiscono a un periodo in cui la gestione era affidata al fratello dell’imprenditore. […]

Qualsiasi tipo di produzione è ormai possibile: dalla grande distribuzione, al ciclo del ferro. E’ questo lo “sviluppo” futuro della nostra Molfetta?


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