stop all’ambulantato senza regole

Di   21/09/2010

STOP ALL’AMBULANTATO SENZA REGOLE E NUOVO MERCATO NEL QUARTIERE DI PONENTE

Una nuova operazione dei Carabinieri su disposizione della Procura nei confronti di alcuni operatori dell’ortofrutta a Molfetta. Dopo la prima operazione “Piazza pulita”, dopo gli accertamenti nei mesi passati della Polizia Municipale e le minacce al Comandante dei Vigili Urbani, ci risiamo.
Molfetta è ancora senza Piano del commercio, Molfetta è ancora senza regole, Molfetta è ancora il regno dell’arroganza, Molfetta è ancora sotto il tallone di un Sindaco che risponde a questi problemi annosi con ordinanze gravi che sono rimedi peggiori del male.
Un problema annoso e irrisolto quello del commercio “ambulante” sulle aree pubbliche. Un Piano del commercio scaduto da mesi e non ancora rinnovato, un tema portato in Consiglio comunale dall’opposizione ben due volte nell’ultimo anno e non ritenuto dall’Amministrazione una priorità.
Azzollini, invece, continua a rimandare la soluzione del problema mentre nelle orecchie dei cittadini e delle cittadine di Molfetta rimbomba prepotentemente l’eco della sua ennesima promessa da marinaio, ultima in ordine di tempo: Molfetta avrebbe avuto il suo nuovo Piano del Commercio entro il 30 settembre. Ebbene a quelle data non ci sono convocazioni di Consiglio comunale con all’odg il tema spinoso.
Azzollini continua a strumentalizzare le richieste legittime di chi vuole crearsi un’opportunità di lavoro, danneggiando inoltre quegli operatori commerciali che invece sostengono spese per mantenere locali, pulizia e decoro. Altro che libera concorrenza e rispetto delle regole di mercato.
Del resto nelle bozze circolanti di Piano del commercio vi è come novità soltanto una sorta di sanatoria delle attuali postazioni ambulanti sotto l’etichetta molto discutibile di “mercato diffuso”.
Noi non crediamo a questa favola del “mercato diffuso” che lascerebbe tutto com’è ora, vogliamo razionalizzare gli spazi di vendita del commercio ortofrutticolo ambulante nella nostra città a tutela delle regole, del decoro e della pubblica sicurezza.
Vogliamo eliminare questa ipocrita farsa dell’ambulante a posto fisso. O l’ambulante gira di ora in ora in posti diversi oppure deve essere sistemato in un’area mercatale attrezzata e prediposta dal Comune, e che quest’area non sia “un posteggio provvissoriamente fisso” (consentiteci il gioco di parole) e guarda caso dove già oggi ci sono le stesse postazioni. Non c’è logica azzolliniana che tenga, una sola postazione non costituisce un’area mercatale.
Ovviamente bisogna dare modo e tempo agli operatori ambulanti di adeguarsi purchè nel contempo si fissino regole e paletti netti. Soprattutto c’è bisogno che l’Amministrazione investa e si attivi nell’individuare, attrezzare ed adeguare le aree mercatali e senta come prioritario il problema del commercio a Molfetta, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sul porto e sperperare denaro pubblico per far stampare volantini di propaganda sulle presunte opere pubbliche – di cui, tra l’altro, alcune sono ferme da tempo, alcune non partite, alcune ancora incompiute – con il titolo del depliant “Stanno cambiando volto alla nostra città”. Certo che lo stanno cambiando, lo stanno sfregiando!
Perché il Sindaco non risponde sulla nostra proposta di individuazione e predisposizione di aree mercatali di media concentrazione puntando sul recupero e riuso di superfici, strutture e volumi già esistenti?
Da più di un anno abbiamo chiesto il riutilizzo dell’area dismessa del vecchio mercato ortofrutticolo nel quartiere di Ponente (nei pressi chiesa di S. Giuseppe) che, con le dovute ristrutturazione degli ambienti e degli spazi aperti, offrirebbe da una parte un’area mercatale con servizi, idonea per dare opportunità di lavoro agli operatori di questo settore, dall’altra una zona verde, un parco urbano nel cuore della città, in quella zona di Ponente in cui si concentrano non pochi ambulanti.
Perchè gli operatori ambulanti, invece di farsi raggirare, non chiedono al Sindaco che intenzioni ha rispetto a quest’area? Perché lasciarla in disuso quando potrebbe risolvere i problemi di una categoria? O forse si sta pensando di utilizzare quell’area per future speculazioni edilizie?
Queste sono le risposte che le Istituzioni sono tenute a dare per evitare degenerazioni ulteriori.
Da anni lo diciamo ma il Sindaco fa finta di non ascoltare e preferisce organizzare conferenze stampa dal sapore elettorale, evidentemente ha capito che la fine del governo Berlusconi e la scadenza del suo sindacato si avvicinano.


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