Commissione paesaggistica: un caso (per nulla) allegro di conflitto di interesse

Di   21/06/2010

Con la Delibera n. 132 del 4 giugno scorso la Giunta Comunale di Molfetta ha completato e rinnovato l’affidamento per l’istruttoria delle pratiche di autorizzazione paesaggistica. In altre parole ha riconfermato l’incarico a professionisti di fiducia che si occuperanno di autorizzare progetti e piani che hanno un’incidenza sul paesaggio e sul territorio della nostra città.

Ciò è possibile perché il Comune di Molfetta ha ricevuto apposita delega dalla Regione Puglia la quale trasferisce così le competenze in materia di controllo e supervisione su aspetti moltodelicati all’ente locale che forma una Commissione paesaggistica con i professionisti di cui sopra.

Un organismo di controllo e supervisione dovrebbe essere quindi neutrale, imparziale e quanto più distaccato da progetti e piani che vengono presentati. Ovvia premessa la nostra ma non a Molfetta e di questi tempi, in cui si intentano cause da parte del Comune a destra e a manca contro altre istituzioni e si permettono da parte dell’Ufficio Territorio spericolate operazioni urbanistiche.

Ci chiediamo, infatti, come è possibile che di tale Commissione paesaggistica con compiti di valutazione e autorizzazione faccia parte un professionista esterno – che già altri studi ha realizzato per l’Amministrazione – al quale la stessa Amministrazione ha affidato un incarico?

L’incarico, affidato per il tramite del Dirigente del Settore Territorio con determina n. 19 del 4 febbraio scorso, è relativo al progetto di riqualificazione urbana di Corso Umberto e Largo S. Angelo e, in particolare, al professionista in questione è stato affidato lo studio specialistico per l’ottenimento del parere paesaggistico e dell’autorizzazione paesaggistica.

Che significa? Che chi propone lo studio specialistico è lo stesso professionista che fa parte della Commissione paesaggistica che autorizza il progetto.

La mattina nel proprio ufficio privato il professionista redige lo studio per cui è stato incaricato, il pomeriggio negli uffici comunali lo stesso professionista valuta il progetto e lo studio da lui stesso realizzato.

Ci chiediamo quali risposte ha l’Amministrazione per spiegare questi atti che rendono meglio di tante parole la vergognosa concezione del potere di cui è portatrice la destra di Azzollini e soprattutto come ha intenzione di rimediare a tale situazione.

Molfetta, 21 giugno 2010

Il consigliere comunale

Gianni Porta

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