Difendiamo la democrazia

Di   06/03/2010

Continua a tappe forzate la marcia del governo Berlusconi iniziata con la legge 30, verso lo smantellamento del sistema di tutele e di protezioni costruito nell’arco di oltre un secolo dal movimento dei lavoratori.
Il parlamento ha licenziato il disegno di legge 1167-b in virtù del quale una clausola inserita nei contratti di lavoro impedirà ai lavoratori di rivolgersi alla magistratura per far valere i propri diritti; sulle controversie di lavoro deciderà invece un arbitro non tenuto al rispetto di leggi e contratti collettivi.
E’ facile immaginare che il lavoratore disarmato di fronte al ricatto della disoccupazione sarà di fatto costretto ad inserire questa clausola nel proprio contratto di lavoro.
Viene così smentito in nome di una supposta parità tra lavoratore e datore di lavoro un principio cardine del diritto del lavoro: la tutela del lavorare in quanto parte contrattualmente debole nel rapporto di lavoro.
Se ancora ce ne fosse bisogno ciò dimostra la pericolosità di questa destra, al governo del paese.
Ma non è solo la democrazia sostanziale ad essere in pericolo!
Il decreto interpretativo adottato dal governo al fine di sanare inadempienze, errori, e illeciti nella presentazione delle liste elettorali in Lombardia e Lazio costituisce un “vulnus” inferto alla democrazia formale in questo paese.
La destra al governo del paese, cambia le regole in funzione delle proprie convenienze di parte.
Non tutti sono uguali di fronte alla legge!
Domani mattina 7 marzo saremo al Corso Umberto, altezza galleria patrioti Molfettesi, dalle 11:30 alle 13:00 in difesa della democrazia formale e sostanziale in questo paese.
Doveva essere un presidio a carattere elettorale ma l’emergenza democratica ci spinge ad andare oltre gli interessi di parte: invitiamo tutti a partecipare.


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