Dall’interramento dei cassonetti a quello del presidente Nappi

Di   26/08/2009

Apprendiamo da notizie di stampa che da ieri Francesco Nappi non è più presidente dell’Asm Molfetta. Il suo mandato è stato revocato dal suo “padrone-sindaco-senatore” Azzollini senza che quest’ultimo si sia degnato di dare conferma o smentita di quanto riportato dalla stampa né alcuna spiegazione ufficiale delle motivazioni di tale gesto.

Fino ad allora almeno un dato è certo: l’“interramento politico” di Nappi segna una cesura nella compagine di governo – dopo appena un anno dall’inzio del mandato – e conferma quanto denunciamo da tempo rispetto alla gestione delle società municipalizzate e controllate dal Comune: la Giunta Azzollini naviga a vista e sceglie personale che si dimostra alla luce dei fatti non all’altezza della situazione.

Alcuni esempi: alla Mtm dopo 4 mesi si dimette il presidente e se ne nomina un altro, nel frattempo non ci sono notizie di cambiamenti di rotta né di rilancio dell’azienda il cui buco di bilancio di 37 mila euro è stata ripianato a fine giugno; alla Multiservizi si parte maldestramente a inizio anno con l’annuncio di licenziamenti e solo grazie alla pressione della nostra opposizione a soprattutto alla mobilitazione dei lavoratori e alla responsabilità dei sindacati si perviene alla soluzione del contratto di solidarietà per 11 dipendenti siglato il mese scorso. Inoltre sul futuro della Multiservizi, dopo il riacquisto del pacchetto azionario di minoranza da parte del Comune, si addensano nubi che l’Amministrazione non fa nulla per diradare con una discussione pubblica e una proposta di piano industriale in Consiglio comunale.

Per quanto riguarda l’Asm negli ultimi anni, la cittadinanza e l’opposizione hanno criticato ripetutamente l’inadeguatezza della gestione e il corto respiro della programmazione.

Adesso, dopo l’interramento dei cassonetti il sindaco procede all’“interramento” del presidente dell’Asm la cui nomina ai vertici dell’azienda a inizio consigliatura era stata contrastata per non pochi mal di pancia all’interno della maggioranza di destra.

Non si sa quali siano le cause di tale rimozione e perché arrivi adesso: delibere non notificate o presentate tardi al “vaglio” del sindaco Azzollini e del assessore alle Partecipate Magarelli? Eventuali problemi giudiziari all’orizzonte? Dissenso sulla gestione dell’azienda? Perché proprio adesso?

Ci aspettiamo quanto prima che il Sindaco riferisca al Consiglio comunale e faccia luce su questa sua improvvisa decisione.

Partito della Rifondazione Comunista – Molfetta


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