Crisi della MTM. Intervento in Consiglio comunale del 29 giugno 2009

Di   30/06/2009

  • Questa sera l’Amministrazione comunale decide di destinare 70 mila euro per ripianare la perdita della MTM come da bilancio al 31/12/2008. A tal proposito della MTM è doveroso soffermarsi sul tema visto che ne abbiamo l’occasione, dal momento che l’SOS lanciato dal sottoscritto due mesi e mezzo fa in occasione della discussione del bilancio preventivo non è stato raccolto dall’Amministrazione. Parliamo di un’azienda completamente abbandonata nelle intenzioni e nei programmi d’investimento da parte dell’Amministrazione comunale. E quel che peggio è che non se ne discute, da nessuna parte.

  • In occasione del bilancio preventivo comunale avemmo modo di chiedere ed esigere precise garanzie dall’Amministrazione – se non ricordo date dall’assessore Caputo – sulla volontà, che all’epoca non era ferma e definitiva, di compartecipare ad un cofinanziamento regionale di circa 150.000 euro per l’acquisto di un nuovo mezzo di trasporto, una nuova circolare per la Mtm. La quota di compartecipazione dell’Amministrazione sarebbe dovuta essere di circa 90.000 euro ma di questo investimento si sobbarcherà la MTM stessa, grazie all’impresa BredaMenarinibus che ha garantito la rateizzazione di 99.300 euro (questa la quota nostra per l’acquisto del mezzo) in 10 rate a interessi 0.

  • Ho citato questa questione perché dio solo sa se non c’è bisogno pressante di rinnovare il parco mezzi: abbiamo 6 mezzi per il trasporto urbano, di cui 1 fermo in officina da 5/6 mesi e 1 – da quanto ne so, spero di essere smentito – che non ha passato la revisione nonché un altro mezzo che vederlo per strada quando riparte e quando frena soprattutto fa davvero paura, figurarsi coloro che sono a bordo; non sono infrequenti le corse che saltano. Giovedì scorso sono saltate 2 corse della linea 2 per la rottura del mezzo, sabato sera dalle 19,30 le linee 2 e 4 son state fermate per rottura del mezzo. Questa settimana, a quanto pare (e nella speranza che sia dato avviso pubblico all’utenza) a partire da mercoledì, sarà soppressa la linea 3 il pomeriggio per consentire il servizio spiaggia. È naturale che a fronte di questo diminuisca la qualità reale e percepita del servizio. A questo dobbiamo aggiungere le linee insufficienti che non coprono né le nuove zone di espansione urbana né le nuove zone commerciali e industriale da cui si potrebbero aumentare i ricavi. Né si parla di una rivisitazione delle linee, né tanto meno di utlizzare le superfici esterne dei mezzi come spazi pubblicitari, magari evitando qualche nuovo cartellone che deturpa il paesaggio. E non si parla nemmeno, come già accennato per la discussione del punto precedente, né di nuovo Piano del traffico né di un nuovo Piano della mobilità urbana sostenibile all’interno del quale inquadrare il ruolo dell’azienda per farle recuperare una “missione” e rilanciarla, ovvio che in questo mortificante andazzo le sperimentazioni estive del Park&Ride falliscono miseramente, è come buttare dei semi in un campo incolto, pieni di sterpaglie e rovi e scommettere sul caso, sulla fortuna che fioriscano. Da dove deriva tutta questa situazione di crisi?

  • Per i prossimi due anni (basta vedere il bilancio previsionale pluriennale) l’Amministrazione conferma lo stanziamento di 450 mila euro circa per la MTM, non si prevedono quindi investimenti. Quasi sicuro che a fronte di questa inesistente gestione politica dell’azienda ci ritroveremo l’anno prossimo con un nuovo disavanzo di 30 mila euro. Il problema della MTM non è la componente umana, il personale che ci lavora (spesso in condizioni eroiche, che manca anche di nuove divise e in questa stagione estiva persino di impianti di condizionatori sugli autobus) ma la gestione politica di questi ultimi anni (che ha prodotto i passivi che oggi andiamo a ripianare tranquillamente e senza colpo ferire, 34.158 euro nel 2007 e 32.300 nel 2008) e in ultimo a un Cd’A di nomina politica del sindaco.

  • Dal Conto economico del Bilancio d’esercizio 2008 ci si può rendere conto da una parte che i ricavi dei titoli di viaggio sono in continuo e costante calo: 156 mila euro nel 2006, 148 mila euro nel 2007 e 142 mila euro nel 2008; e dal’altra parte possiamo vedere che i costi per il vestiario cala costantemente, dai 5.331 euro del 2008 siamo passati al 3.724 del 2008, così come per i costi del materaile igienico e antinfortunistico siamo passati dai 298 euro del 2006 allo 0,00 del 2008 (si tratta di piccole ma significative cifre). Intanto, però, come sempre e capita spesso quando parliamo di questi argomenti, la consulenze industriali passano dai 510 euro del 2006 ai 3.000 tondi tondi del 2008. Tra queste consulenze ci sta una che possa farci capire come siamo caduti così in basso e cosa bisogna fare per risollevarsi?

  • Anche perché è difficile che analisi e proposte giungano dall’attuale Cd’A che non brilla per impegno e presenza. Il Cd’A è stato nominato il 5 febbraio 2009 dal Sindaco e da allora si son tenute soltanto due riunioni del consiglio, il 13 marzo e il 18 aprile, francamente un po’ pochine. Un Cd’A impalpabile per la sua azione di guida dell’azienda, un Cd’A il cui presidente risiede a Milano e sembra essere distante – non si sa per quali motivi e non solo per fattori geografici– dalla conduzione dell’azienda. La MTM è una disgraziata “Cenerentola” rispetto all’Asm che comunque ha le sue criticità e i suoi problemi. Noi avanziamo qui doverosamente la richiesta al Sindaco di dimissionare i membri del Cd’A e il suo presidente. Si tratta di una richiesta politica a fronte di un andamento negativo dell’azienda e di un Presidente che nella “Relazione sulla perdita di gestione” non trova di nulla di più da dire che si tratta di uno “squilibrio strutturale, che trova un suo primo motivo nell’obbligo, da parte della MTM, di cedere i titoli di viaggio a prezzi ‘controllati’.” Ovviamente non si parla di secondi, terzi motivi in queta sbrigativa relazione. In un altro passo della “Relazione” di parla di “deficit strutturale” nel quale si trova l’Azienda, dovuto a fattori del tutto indipendenti dalla gestione aziendale. Da cosa dipende allora questo deficit? Quali strategie sono delineate per venirne fuori? Nessuna, zero. Per questo noi avanziamo la richiesta di dimissioni, e chiediamo che quanto prima si discuta in consiglio del rilancio dell’azienda e del suo futuro. E senza manovre sottobanco, ma alla luce del sole.

  • Noi oggi richiediamo le dimissioni, ma il lato curioso, oltre che strano della vicenda, a commento finale della situazione disastrosa poc’anzi analizzata, è che il Presidente del Cd’A della MTM – non so in quanti lo sanno – ha rassegnato le sue dimissioni con una lettera al Sindaco il 6 maggio, un mese e mezzo fa. Ma la cosa bella, sorprendente è che sempre lo stesso Presidente ha prodotto una seconda, pressoché identica, lettera di dimissioni sempre allo stesso Sindaco in data 12 giugno, circa 15 giorni fa. Capisco non parlarne prima e durante la campagna elettorale, anche nella stessa maggioranza di governo, ma ora almeno che le elezioni son passate, la questione si deve mettere a tema, perché i giochetti di sottogoverno non possono andare a danno della collettività. Noi chiediamo che si discuta quanto prima dei motivi che spingono un Presidente a dimettersi, per ben due volte. Anche se ad onor del vero, già dal verbale di gara relativo alla ricerca di mercato finalizzata alla contrazione di un mutuo per il cofinanziamento di 99.000 euro per il nuovo autobus, verbale di gara del 12/02/2009, soltanto 5 giorni dopo la nomina, a p. 2, vi è scritto che il Direttore (dell’Asm) è in funzione di Presidente di gara, “in sostituzione del Presidente del Cd’A e legale rappresentante della MTM spa, dimissionario”.


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