interrogazione consiliare sull’impianto di compostaggio

Di   27/03/2009

Pubblichiamo l’interrogazione del consigliere Gianni Porta:

Premesso che le annose questioni legali e giudiziarie che hanno visto contrapposti il Comune di Molfetta, proprietario di un impianto di compostaggio costruito in contrada Torre di Pettine, e l’azienda Mazzitelli, concessionaria dell’impianto, rappresentano un aspetto non secondario del problema della gestione dei rifiuti a Molfetta (nell’arco di quasi un ventennio l’impianto è stato attivo soltanto per alcuni mesi);

nel febbraio 2007 il rappresentante legale della impresa Mazzitelli veniva condannato dalla sezione distaccata molfettese del Tribunale di Trani per reati ambientali ed era sospeso dall’esercizio dell’attività di amministratore di società operanti nel settore dei rifiuti, ed entrambi – rappresentante e azienda – venivano condannati al risarcimento delle parti civili del processo;

i reati ambientali oggetto del processo riguardavano l’illecita gestione di rifiuti speciali ed urbani (deposito incontrollato, discarica abusiva, esercizio in difformità a quanto in autorizzazione) e la realizzazione di scarichi sul suolo ed emissioni in atmosfera non autorizzate e maleodoranti;

con atto notificato all’Ente in data 19/09/2005, l’impresa Mazzitelli ha attivato accesso a giudizio arbitrale per presunte inadempienze contrattuali del Comune di Molfetta, giudizio arbitrale presso cui il Comune si è costituito con determinazioni dirigenziali dell’U.A. Affari Legali n. 122 in data 26/09/2005 e n. 128 del 28/09/2005;

con Delibera di Consiglio Comunale n. 07 del 18/01/2007 «tra il Comune di Molfetta, l’Azienda Servizi Municipalizzati – ASM Molfetta e l’Impresa Ing.
Orfeo Mazzitelli SpA: Ratifica atto del 19.12.2006» il Comune di Molfetta sottoscriveva una nuova ed ennesima transazione con l’impresa che prolungava la concessione dell’impianto;

tale transazione decadeva dalla sua validità perchè una clausola prevedeva che entro l’aprile seguente l’impresa avrebbe dovuto presentare un nuovo progetto industriale, cosa che non si verificava;

il 20 febbraio 2008, il Dirigente responsabile del servizio rifiuti della Provincia di Bari ha provveduto a ritirare in autotutela la Determinazione dirigenziale n. 50 del 10/04/2003 con cui autorizzava al trattamento e smaltimento dei rifiuti presso l’impianto di compostaggio in contrada Torre di Pettine l’impresa Mazzitelli;

nel giugno 2008 la Corte di Appello di Bari confermava la sentenza resa dal Tribunale di Trani in ordine al processo per i reati ambientali di illecita gestione di rifiuti speciali ed urbani;

con la Delibera di Giunta Comunale n. 15 del 24 gennaio 2009, avente ad oggetto «l’
“Mazzitelli-Comune di Molfetta” per la determinazione dei compensi ai componenti il Collegio Arbitrale. Definizione bonaria», il Sindaco chiede di definire bonariamente i termini economici derivanti dal giudizio arbitrale, avviato nel 2005, che tocca per i 2/3 al Comune di Molfetta;

con tale delibera la collettività sborserà € 350.000,00, con pagamento entro il 31 gennaio 2009, nei confronti del Collegio arbitrale che ha disposto la restituzione dell’impianto di compostaggio al legittimo proprietario cioè al Comune.

considerato che
tale lunga vicenda di contenziosi tra il Comune e l’impresa Mazzitelli ha significato per la comunità non solo problemi giudiziari e ambientali, ma anche un notevole impegno di risorse finanziarie;

il ritorno dell’impianto nelle disponibilità del legittimo proprietario ovvero il Comune di Molfetta con il suo conseguente ritorno in funzione potrebbe determinare un ritorno economico per i bilanci dell’Ente comunale;

Regione Puglia, Provincia di Bari e Ufficio del Commissario delegato per l’emergenza ambientale in Puglia chiedono di conoscere le intenzioni del Comune in merito all’impianto e sollecitano procedure per il “revamping” e sua conseguente riattivazione;

sussistono possibilità di cofinanziamento per la gestione dei rifiuti urbani a valere sui fondi POR 2007-2013;

l’impianto di Torre di Pettine è l’unico impianto di compostaggio pubblico della Provincia di Bari e riveste un ruolo necessario e strategico per consentire il recupero della frazione umida raccolta in modo differenziato, ovvero per favorire l’avvio della raccolta differenziata di tale frazione.

tutto ciò premesso e considerato, il sottoscritto consigliere comunale interpella l’Amministrazione Comunale per sapere:

se alla data odierna il Comune sia tornato in possesso effettivo dell’impianto;

nel caso non fosse tornato in possesso effettivo dell’impianto, quali siano i motivi di tale ingiustificato ritardo e/o i motivi ostativi a che il Comune rientri in possesso di una sua legittima proprietà;

l’Amministrazione comunale, in qualità di proprietaria dell’impianto, quali intenzioni abbia rispetto alla gestione futura della struttura, atteso che al Comune, in quanto proprietario dell’impianto, spetterebbe richiedere alla Provincia di Bari l’autorizzazione alla ripresa del trattamento e smaltimento dei rifiuti.

PRC-Molfetta


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